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    6 gennaio 1896, scompiglio e paura al cinema per “L’arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat”

    10:24 am
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    L’Arrivée d’un train en gare de La Ciotat fu un cortometraggio muto in bianco e nero, di 50 secondi, prodotto in Francia dai fratelli Auguste e Louis Lumière. Le scene furono girate nel corso del1895, nella cittadina La Ciotat, con l’uso del cinématographe.

    Nel filmato, con taglio documentaristico, sono rappresentati elementi di grande interesse: l’arrivo di un treno, protagonista e simbolo della modernità nell’immaginario del XIX sec. Il convoglio ferroviario rappresentava l’evoluzione tecnologica che veloce entrò nella società francese, in particolare, e occidentale in generale.

    Protagonisti del cortometraggio anche i viaggiatori che attendevano l’arrivo del treno. Le persone sulla banchina ferroviaria, in realtà erano alcuni membri della famiglia Lumière. I due registi nelle loro prime pellicole preferirono far comparire alcuni dei loro parenti, un protagonismo familiare; da segnalare la totale assenza di attori professionisti. La città divenne simbolo della modernità e del progresso raggiunto fino all’Ottocento. L’arrivo del treno fu una scena affrontata anche dagli artisti impressionisti. Nel 1877 Claude Monet dipinse scene urbane nell’opera “La gare di Saint Lazare”: l’artista con le sue creazioni fornì un personale contributo nella rappresentazione dell’evoluzione della società. Il viaggio del treno, verso una meta di vacanza vicina o lontana, idealizzava il sogno delle masse di quel periodo storico, seppure si rivolgeva in particolare alla borghesia. Spettacolarizzazione ed iperrealismo delle immagini vennero accolte da un pubblico impreparato. Durante la prima proiezione avvenuta il 6 gennaio 1896, gli spettatori pensarono che il treno uscisse dal grande schermo per travolgerli, questo fatto generò una reazione collettiva di scompiglio e paura.

    Nella foto: il fotogramma 0.10 sec del cortometraggio L’Arrivée d’un train en gare de La Ciotat.

    Redatto da Sara Fresi, storica e giornalista.