ROMA – Nel periodo estivo il Palazzo delle Esposizioni, il MACRO e il Mattatoio rimarranno aperti con un ampio programma di mostre rivolto a tutti gli appassionati d’arte. Le sedi espositive sono state straordinariamente aperte anche lunedì 15 agosto in occasione della festività di Ferragosto.
Al Palazzo delle Esposizioni i visitatori potranno ammirare fino al 4 settembre le tre mostre in corso: Reflecting Pasolini, la prima personale in Italia del fotografo tedesco Ruediger Glatz. In mostra gli straordinari scatti che documentano, in una prima sezione, la performance Embodying Pasolini, presentata nel 2021 al Mattatoio di Roma, con Tilda Swinton, Leone d’Oro alla carriera nel 2020, nella seconda, ON PPP, il personale omaggio al grande intellettuale del fotografo che ne ripercorre luoghi e suggestioni.
Il video rende felici. Videoarte in Italia, grande progetto immersivo e interattivo che si sviluppa tra le sale espositive di Palazzo delle Esposizioni e Galleria d’Arte Moderna, che racconta la produzione di videoarte e cinema d’artista in Italia dalla fine degli anni Sessanta ai primi decenni del nuovo secolo.
Guardare è un gioco. I libri fotografici di Tana Hoban, una mostra-laboratorio di foto e libri fotografici per l’infanzia provenienti dal Fondo de Les Trois Ourses di Parigi.
Al MACRO prosegue fino al 28 agosto Cinzia says…, la retrospettiva dedicata all’artista stilista e designer Cinzia Ruggeri, mentre si conclude il 4 settembre la mostra The Orbzerver che omaggia la figura del musicista Lee Scratch Perry.
Gli altri progetti espositivi in corso, inaugurati per la stagione estiva, sono Richard Serra: Animal habitats live and stuffed… Roma, La Salita, 1966, ricostruzione fotografica e tramite materiali d’archivio della prima personale di Richard Serra; Il disegno di una mostra, che raccoglie una serie di disegni della scrittrice e critica Lisa Ponti; Sharp Smile, progetto dell’artista Eva Barto dedicato ai meccanismi del mecenatismo nel sistema dell’arte; Espressionismo sociale, che propone l’ascolto di una selezione di brani del compositore Egisto Macchi, e All Capitals, installazione della designer Julia Born ispirata al tessuto linguistico diffuso sui muri e i monumenti della città di Roma.
Al Mattatoio nel Padiglione 9a rimarrà aperta Sediments. After Memory, Victor Fotso Nyie, Muna Mussie, Las Nietas de Nonó, Christian Offman, a cura di Johanne Affricot ed Eric Otieno Sumba. L’esposizione, che fa parte della programmazione artistica di Spazio Griot, si propone di individuare all’interno di quella che il sociologo Zygmunt Bauman ha definito “modernità liquida”, fatta di flussi e tendenze effimeri e fugaci, ciò che permane, andando controcorrente e sedimentandosi al di sotto della superficie turbolenta della quotidianità. Sediments. After Memory interroga questa testimonianza granulare depositata seguendo quattro segni distintivi della modernità liquida: rivoluzioni ostacolate, soggettività postcoloniali, consumismo vuoto e cittadinanza precaria.