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    Abbi dubbi. Next generation poor

    5:54 am
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    La bellissima immagine che campeggia sulla parete esterna dell’edificio del Parlamento Europeo, raffigurante una ragazza nell’atto di scavalcare, con energia, un immaginario ostacolo con uno slancio verso un futuro tutto da conquistare, non so se comprende anche milioni di giovani italiani. I quali stanno vivendo una situazione reale che di ostacoli attuali e sul proprio futuro ne intravede molti. Certo è che la politica, in vista delle prossime elezioni, con fantasia e propositi di buona volontà ne elimina molti. Attuazione del salario minimo adeguato agli standard europei; revisione delle leggi sul lavoro (magari anche il jobs act?); lotta all’inflazione; lotta all’evasione fiscale; lotta all’escalation del debito pubblico; equità sociale tramite tassazione dei grandi patrimoni e degli extra profitti realizzati in concomitanza con la guerra in Ucraina da multinazionali legati ai beni energetici, ecc. ecc. E tutti questi buoni programmi dovrebbero spingere frotte di elettori ad accalcarsi alle urne elettorali per esprimere il proprio voto; peccato che chi prospetta i buoni propositi siano i soliti a tutti noti, colonne di passati governi che si sono ben guardati da approfondire soluzioni atte a risolvere i suddetti problemi che lasciati alle next generations, spianeranno un futuro roseo. C’è da chiedersi, e se lo chiedono soprattutto i giovani, se questa sia più una repubblica fondata sul lavoro o sul capitale, dato che sono alcuni decenni che c’è una grossa parte della popolazione italiana che si impoverisce e una invero minima che si arricchisce a dismisura grazie all’attuale costo del lavoro fra i più bassi d’Europa, che nelle prospettive di passati governi avrebbe dovuto attirare sul nostro territorio un’abbondanza di capitali da garantire lavoro per tutti. Così non è stato. Sarà ora di riconoscere gli errori e porre rimedio? Oppure tutto questo sarà stato il frutto di una strategia ben precisa per ovviare all’inconveniente rilevato e di craxiana memoria “gli italiani sono troppo assistiti” e di dalemiana memoria “gli italiani… non stanno male”, con a seguire le ben note leggi sul lavoro? E qualcuno dirà sicuramente ecco i soliti complottisti! Populisti! Antipolitica!