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    Analizzati ed elaborati i dati del “Progetto Martina” organizzato dai Lions e Leo di Civitavecchia

    7:42 pm
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    CIVITAVECCHIA – Nei giorni giovedì 6 e sabato 8 febbraio 2020 si è svolto il Service Nazionale “Progetto Martina” organizzato, sin dal 2011, da Lions Club Civitavecchia Porto Traiano, Lions Club Civitavecchia S. Marinella Host e Leo Club Civitavecchia. Il Service è stato Coordinato a livello distrettuale dal Sig. Luigi Mattera (Lions) e hanno aderito come relatori medici esperti nella materia: il Dott. Graziano Santantonio (Lions), il Dott. Francesco Etna (Lions), il Dott. Germano Zampa e la Prof.ssa Maria Letizia Meggiorini; testimonial di un sano e corretto stile di vita, il campione di nuoto, il Dott. Damiano Lestingi (Lions).
    Le lezioni hanno visto il coinvolgimento attivo di circa 230 studenti delle classi II, IV e V dell’Istituto Alberghiero I.I.S. Stendhal e Istituto Tecnico Economico Baccelli diretti dalla Prof.ssa Stefania Tinti (Lions).
    Al termine dell’incontro gli studenti hanno compilato in forma anonima “questionari di apprendimento e gradimento” da cui sono emersi i seguenti dati:

    IIS Stendhal – sede IPSEOA, 6/2/2020: raccolti 105 questionari compilati.
    L’87% degli studenti ha compreso che è possibile ridurre il rischio personale di avere un tumore nell’arco della vita modificando in modo opportuno il proprio “stile di vita”.
    Le raccomandazioni più importanti del Codice Europeo contro il Cancro sugli stili di vita (alimentazione più corretta, maggiore attività fisica, riduzione/eliminazione del fumo) sono state recepite dalla maggior parte degli studenti. Merita menzione la percentuale di studenti che ha recepito l’importanza della eliminazione del fumo (92%).
    E’ ancora una realtà l’insufficiente conoscenza (57%), da parte dei giovani, del Papilloma Virus, oggi riconosciuto come il responsabile principale del carcinoma del collo dell’utero. Tenendo conto che oltre il 60% delle ragazze europee di 16 anni “ha già avuto contatto” con questo virus, si conferma la necessità di far conoscere, sia alle ragazze che ai ragazzi, le modalità di contagio, gli accorgimenti per evitarlo e le sue conseguenze … che non coinvolgono solo le donne.
    Facendo tesoro dei commenti degli studenti raccolti nel corso degli anni, è stata attuata una metodologia di comunicazione mirata a dare messaggi in positivo, senza terrorizzare o proibire, evitando l’uso di termini incomprensibili.
    Gli studenti hanno dichiarato a larga maggioranza (81%) di non essere rimasti spaventati e di non aver avuto difficoltà a comprendere i messaggi ricevuti (90%).
    Alla domanda: consiglieresti l’incontro ai tuoi coetanei? La maggior parte (66%) degli studenti ha risposto “molto”.
    Per quanto attiene il giudizio sulla utilità delle informazioni ricevute, le risposte a volte molto discordanti e spesso contrastanti con il gradimento prima espresso sono un evento atteso.
    La maggioranza degli studenti ha comunque ritenuto utili le informazioni ricevute.
    Merita rimarcare che il tasso di “non rispondenti” è stato molto modesto, testimonianza obiettiva dell’ampio coinvolgimento e attiva partecipazione degli studenti.

    Commenti, suggerimenti, critiche degli studenti:
    • Attività fisica regolare F
    • E’ meglio prevenire che curare prima che sia troppo tardi M
    • E’ stata una conferenza costruttiva ma penso che non cambierà nessuno F
    • E’ stato un incontro molto importante M
    • Far conoscere questi argomenti a tutte le persone e sensibilizzarle M
    • Mi ha colpito soprattutto il discorso del fumare M
    • Si, di aiutare molti giovani a capire di fumare e bere in maniera adeguata F
    • Vorrei consigliare di parlare maggiormente di come prevenire il papilloma virus, gli organi che vengono coinvolti e consigliere inoltre di approfondire il tutto con la presenza di uno psicologo. Secondo me sarebbe un buon modo per “attrarre” i più giovani. Per ultimo dovreste cercare di non essere superficiali sugli argomenti F.

    IIS Stendhal – Istituto Tecnico Economico Baccelli, 8/2/20: raccolti 103 questionari compilati
    Il 96% degli studenti ha compreso che è possibile ridurre il rischio personale di avere un tumore nell’arco della vita modificando in modo opportuno il proprio “stile di vita”.
    Le raccomandazioni più importanti del Codice Europeo contro il Cancro sugli stili di vita (alimentazione più corretta, maggiore attività fisica, riduzione/eliminazione del fumo) sono state recepite dalla maggior parte degli studenti. Merita menzione la percentuale di studenti che ha recepito l’importanza della eliminazione del fumo (83%).
    E’ ancora una realtà l’insufficiente conoscenza (58%), da parte dei giovani, del Papilloma Virus, oggi riconosciuto come il responsabile principale del carcinoma del collo dell’utero. Tenendo conto che oltre il 60% delle ragazze europee di 16 anni “ha già avuto contatto” con questo virus, si conferma la necessità di far conoscere, sia alle ragazze che ai ragazzi, le modalità di contagio, gli accorgimenti per evitarlo e le sue conseguenze … che non coinvolgono solo le donne.
    Facendo tesoro dei commenti degli studenti raccolti nel corso degli anni, è stata attuata una metodologia di comunicazione mirata a dare messaggi in positivo, senza terrorizzare o proibire, evitando l’uso di termini incomprensibili.
    Gli studenti hanno dichiarato a larga maggioranza (84%) di non essere rimasti spaventati e di non aver avuto difficoltà a comprendere i messaggi ricevuti (90%).
    Alla domanda: consiglieresti l’incontro ai tuoi coetanei? La maggior parte (77%) degli studenti ha risposto “molto”.
    Per quanto attiene il giudizio sulla utilità delle informazioni ricevute, le risposte a volte molto discordanti e spesso contrastanti con il gradimento prima espresso sono un evento atteso.
    La maggioranza degli studenti ha comunque ritenuto utili le informazioni ricevute.
    Merita rimarcare che il tasso di “non rispondenti” è stato molto modesto, testimonianza obiettiva dell’ampio coinvolgimento e attiva partecipazione degli studenti.

    Commenti, suggerimenti, critiche degli studenti:
    • Avendo passato molto tempo con i malori delle altre persone non mi sono spaventata ma ho guardato oltre F;
    • Avere un adeguato stile di vita garantisce una vita migliore M;
    • Avere uno stile di vita adeguato e fare molto sport M;
    • Avere uno stile di vita normale per prevenire tumori o altre malattie M;
    • Che è una cosa importante per tutti i ragazzi M;
    • Continuate così M;
    • Dovreste parlare più in specifico di meno argomenti più coerenti con i problemi che riguardano i giovani in particolare M;
    • E’ stato molto utile M;
    • Ero molto informata, mio nonno è morto con 5 tumori e l’ho visto soffrire con i miei occhi F;
    • Essere più presenti nelle scuole e dare maggiori informazioni F;
    • Fare attenzione all’alimentazione e a tutti i fattori che potrebbero dar vita ad un tumore M;
    • Informarsi su come prevenire i tumori M;
    • Secondo me fare sport e mangiare bene dovrebbe essere l’ABC, poi il fatto che riduce la possibilità di avere il cancro è ancora meglio F;
    • Sì, fare attività fisica M;
    • Suggerisco di fare più incontri di questo genere in quanto utili F;
    • Suggerisco di fare questi incontri perché aiutano a prevenire e ad informarsi M;
    • Suggerisco di sensibilizzare questi argomenti in modo più interattivo F.

    Dall’elaborazione dei dati è stato evidenziano il successo dell’iniziativa e l’opportunità che continui nel tempo e coinvolga il maggior numero possibile di giovani. E’ possibile confrontare questi dati con quelli di altri studenti consultando il sito www.progettomartina.it.

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