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    Bilancio positivo per il progetto Civiltà Lepine

    5:21 am
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    SEZZE (LT) – 80 attività realizzate, 9 Comuni coinvolti, 19 istituti culturali interessati. Quelli che all’apparenza sembrano “soltanto” numeri, in realtà rappresentano uno sforzo enorme, compiuto dalla Compagnia dei Lepini nell’ambito del progetto Civiltà Lepine realizzato e portato a compimento con l’obiettivo, attraverso una sorta di continuità progettuale con i progetti Genti Lepine e Città Lepine, di proseguire la narrazione di un territorio nella forma particolare con cui si manifesta la vita materiale, sociale e spirituale di un’intera area nel corso della storia. Un’occasione per raccontare i lepini nelle tre componenti temporali: ieri, oggi e domani. A parlarne è stato il presidente della stessa Compagnia dei Lepini, Quirino Briganti, che ha tracciato un bilancio decisamente positivo: “Nonostante le difficoltà derivate dall’impossibilità di realizzare eventi in presenza a causa della pandemia, non posso che ringraziare chi si è impegnato per raggiungere gli obiettivi del progetto, tra i quali quello di rafforzare l’offerta culturale di un intero territorio mettendo a sistema gli istituti culturali in esso presenti, generando così un nuovo patrimonio culturale territoriale che, per qualità e quantità offerta, miri ad attrarre e soddisfare una vasta platea di utenti, cittadini e turisti, anche attraverso il miglioramento e potenziamento dei processi e degli strumenti organizzativi di tipo sistemico, combinando virtuosamente la ricerca scientifica, la divulgazione e l’utilizzo delle nuove tecnologie”. Particolarmente attivi i musei e le biblioteche del Sistema Territoriale dei Monti Lepini che, in collaborazione con le comunità e le realtà associative presenti ed operanti nel territorio, hanno realizzato una serie di attività come eventi culturali, laboratori didattici, visite guidate, conferenze, incontri, convegni e mostre, attraverso le quali si è voluto raccontare la “civiltà lepina” nel suo divenire, attraverso quel tessuto sociale, oltre che culturale e ambientale, ancora vivo e che costituisce l’identità di questo variegato territorio: “Il coinvolgimento di associazioni culturali, cittadini, studenti, artisti e ricercatori scientifici nella programmazione e nell’organizzazione delle attività – ha spiegato ancora Quirino Briganti – ha permesso di migliorare l’accessibilità dei servizi culturali, favorendo una partecipazione di pubblico eterogeneo, puntando non solo ad un aumento del numero degli utenti, ma soprattutto a rafforzare il ruolo di musei e biblioteche locali, quali servizi essenziali di un territorio e custodi di una identità culturale”.