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    “Caschi blu della Cultura”, 50 anni di successi nella prevenzione e repressione dei reati contro i beni culturali e paesaggistici

    9:07 am
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    URBINO – Il 14 marzo 2019, ad Urbino, alle ore 10:30, nell’Aula Magna dell’Accademia di belle arti, il Senatore Giorgio Londei, Presidente dell’Accademia, con la partecipazione del Professore Gianluca Murasecchi, Docente di Grafica, ha consegnato al Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, la cartella “Carabinieri per l’Arte”, con cui la prestigiosa Istituzione dell’alta formazione artistica ha inteso rendere omaggio al 50° anniversario del reparto specializzato che l’Arma dei Carabinieri e il Ministero per i beni e le attività culturali hanno posto al servizio della tutela del patrimonio culturale.

    Il 3 maggio prossimo, infatti, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale festeggerà i suoi primi 50 anni: mezzo secolo di successi nella prevenzione e repressione dei reati contro i beni culturali e paesaggistici, costellato da recuperi di capolavori indiscussi dell’arte di ogni tempo, reperti archeologici e affreschi di eccezionale valore artistico, rari beni numismatici, magnifici codici miniati, incunaboli e libri di notevole rilevanza storica, armi antiche, splendide opere d’arte moderna e contemporanea, ma anche di semplici oggetti, privi – magari – di valore venale, la cui importanza risiede nel fatto che, al pari dei capolavori, costituiscono un tassello della nostra o altrui identità, del “mosaico” del patrimonio culturale che identifica ciascun popolo in quanto tale e che ciascun Paese è chiamato a preservare, valorizzare e rendere disponibile per le generazioni future, quale migliore espressione dell’Umanità.

    La cultura da restituire alle comunità recuperandola dall’area dell’illecito e la cultura della restituzione, ai Paesi di origine, dei beni di altre culture sequestrati in Italia; la difesa del patrimonio culturale nelle aree di crisi quale dovere di ogni Stato e la condivisione delle esperienze e capacità operative e investigative: questo è il messaggio che, dal 1969, i “Carabinieri per l’arte” e, dal 2016, anche in qualità di “Caschi blu della Cultura”, interpretano e diffondono affinché si realizzi, sempre più, quel circuito virtuoso di sensibilità e consapevolezza che è alla base di ogni efficace azione di prevenzione e repressione del traffico illecito e dei delitti che lo alimentano.

    Con funzioni di polo informativo e di analisi, a favore anche delle altre Forze di Polizia, oggi il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale è presente sul territorio con 15 Nuclei e 1 Sezione (per la Sicilia orientale), dipendenti da un Gruppo e con un Reparto Operativo (articolato nelle Sezioni Antiquariato, Archeologia, Falsificazione e Arte Contemporanea) a cui sono attribuiti compiti di coordinamento investigativo sull’intero territorio nazionale e di cooperazione internazionale di polizia.

    Per i cittadini che intendono avvicinarsi al mercato dell’arte o che subiscono furti di beni culturali, si rammenta che è stata realizzata l’applicazione “iTPC”, per dispositivi mobili di ultima generazione, che offre la possibilità di ricercare e consultare più di 24.000 beni culturali, tra i più importanti (reperti archeologici, dipinti, sculture, oggetti ecclesiastici, beni librari) estratti dalla “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, di effettuare una comparazione tra l’immagine di un’opera d’arte e la selezione pubblica dei beni ricercati e di accedere alla creazione guidata dell’Object-ID. Quest’ultimo, presente anche sul sito dell’Arma dei Carabinieri (www.carabinieri.it), unitamente alla sezione di “consigli” per il cittadino, è un modulo la cui compilazione permette di disporre dei dati necessari, nell’eventualità di un furto, per una denuncia efficace ai fini del recupero del bene.

    La cartella “Carabinieri per l’Arte”, che contiene una serigrafia di Gianmarco Palacay, studente del Biennio Specialistico in Edizioni e Illustrazione per la Grafica d’Arte ed è accompagnata dai testi di Giorgio Londei, Umberto Palestini, Fabrizio Parrulli, con una nota di Gianluca Murasecchi e Giovanni Turria, rappresenta l’ultima iniziativa della serie di attività che segnano la collaborazione, ormai divenuta storica, tra l’Arma dei Carabinieri e l’Accademia di belle arti di Urbino.

    L’edizione è stata stampata con i torchi a braccio nei laboratori di Grafica dell’Accademia di belle Arti di Urbino in 500 copie numerate e firmate dall’autore. Le prime 100 copie sono tirate su carta fatta a mano con filigrana dallecartiere Toscolano 1381.

    Il video che presenta il lavoro di produzione della serigrafia è visibile al seguente link: https://www.facebook.com/accademia.belle.arti.urbino/videos/259672994935079/