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    Civitavecchia, un murales per Federica

    5:28 am
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    CIVITAVECCHIA – Una cerimonia semplice ma toccante all’Istituto Marconi per Federica Palomba, la studentessa prematuramente scomparsa, alla quale è stato dedicato un bel Murales. L’iniziativa è stata fortemente voluta dall’Istituto Marconi  e subito accolta dalle amiche di Federica, anche loro ex studentesse dell’Istituto cittadino. “Federica è cresciuta in questa scuola e qui si è formata” ha detto la professoressa Schioppa mamma della ragazza “per questo ringrazio il Dirigente Scolastico professor Guzzone, sempre attento e disponibile, e  tutti i docenti che l’hanno accolta con amore e le hanno trasmesso la passione per lo studio”.

    Il legame tra l’Istituto Marconi e Federica Palomba è infatti molto forte dal momento che anche suo padre, il professor Renato Palomba, al quale è dedicato un murales nel laboratorio linguistico, era docente presso lo stesso Istituto. “Ringrazio Daniel Airi, che ha realizzato il murales, le amiche di Federica che sono sempre il motore di tutte le iniziative della nostra Associazione”. Infatti “Insieme per Federica”, l’associazione fondata proprio in memoria della ragazza, è protagonista di molte iniziative cittadine che sono finalizzate alla raccolta di fondi per la realizzazione di strutture sanitarie in un piccolo villaggio a sud di Dakar, in Senegal. “Abbiamo iniziato già da due anni questa collaborazione con “Bambini nel deserto” una onlus che ha l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei bambini e delle loro comunità di appartenenza. “Abbiamo già realizzato il restauro di una struttura di primo soccorso e con quanto abbiamo ricavato nel torneo estivo di beach volley a settembre potremo procedere al restauro del reparto di maternità” ha spiegato la professoressa Schioppa. Federica infatti era quasi giunta alla laurea di medicina e il suo sogno era proprio quello di andare a prestare aiuto in Africa. “Per questo ringrazio di cuore tutti quanti che con grande spirito di solidarietà ci sostengono in questo percorso” ha concluso la professoressa Schioppa.