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    Contesa Estense – Città di Lugo

    5:57 am
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    LUGO (RA) – Intervista all’Associazione Contesa Estense Città di Lugo organizzatrice dello storico Palio Contesa Estense, manifestazione che si svolge annualmente nel mese di maggio, a partire dalla settimana del 15 con durata di 9 giorni.

     

    Può argomentare le origini storiche di questa celebrazione? Attualmente come si svolge?

    Dal 1437 al 1598, per oltre 160 anni, la città di Lugo fu sottoposta al dominio degli Estensi che la caratterizzarono profondamente nell’organizzazione della vita civile e amministrativa realizzando un periodo di pace, benessere, stabilità: crebbe fino al punto di essere considerata la capitale della Romandiola Ferrarese. Nel 1471, anno a cui fa riferimento il Palio, la Città godeva di benessere e pace grazie alla guida illuminata di Niccolò d’Este, prima, e del Duca Borso d’Este, poi. Grazie alla posizione di rilievo della Città, nel 1471 Borso d’Este, recandosi a Roma per ricevere dalle mani del Papa Paolo II l’imprimatur a Duca di Ferrara, decise di pernottare nel Castello di Lugo insieme al suo imponente e spettacolare corteo. Per i lughesi di allora furono giorni di grande festa, dedicando al loro amato e riverito Signore un’accoglienza “di grandiosità e senza risparmio”, con banchetti e festeggiamenti che durarono tutta la notte. Come riconoscimento di queste magnificenze, il duca Borso onorò la città di Lugo capitale della Romagna Estense. Una marcata ricerca documentaria ha dato frutto nella rievocazione del passaggio per Lugo il 13 marzo 1471, del corteo del Duca Borso d’Este alla volta di Roma, presso il pontefice Paolo II per averne l’imprimatur papale. Tale episodio è riportato nella «Storia di Lugo ed annessi» scritta da Girolamo Bonoli nel 1732. Nel ricordo di quell’avvenimento storico, in occasione della Festa del Patrono della città, verso la metà di Maggio si svolge il Palio della Contesa Estense Città di Lugo. Per 9 giorni Lugo si popola di figure del passato: sbandieratori, musici, armati, dame e signori di un tempo per animare le piazze di atmosfera antica. Ogni sera la città si anima con iniziative, musiche e battaglie suggestive per dare spettacolo e cultura ad un passato ormai lontano. Per aggiudicarsi l’ambito drappo del Palio, i 4 Rioni/Contrada cittadini devono dimostrare abilità nei giochi di bandiere e musici, duelli d’arme, “Soave Creatura” ed infine il tiro alla fune. Quest’ultima gara, che si svolge a chiusura del Palio anticipata dalle sfilate rionali per le vie cittadine, è sicuramente la competizione più suggestiva e la più storica perché è stata la prima gara che ha dato origine alla realizzazione dell’odierno Palio. Per tutto il periodo del Palio, i 4 Rioni/Contrada realizzano all’interno del nostro Pavaglione (un quadrilatero storico simbolo della nostra città, il suo nome ha origine dal suo antico utilizzo di luogo di ritrovo dei mercanti di bachi da seta) 4 stand gastronomici dove vengono servite pietanze gustose, rivisitate, del periodo.

     

    Quali sono le relazioni e i ruoli intergenerazionali tra giovani e adulti che partecipano a questa iniziativa?

    Possiamo dire che il Palio ha un significato diverso a seconda della persona che lo vive, c’è chi lo vede solo come la festa paesana e partecipa solo alla giornata conclusiva solo per il tiro alla fune, chi viene solo per sedersi a tavola nei ristoranti allestiti per l’occasione, perché in effetti si mangia molto bene. Dal punto di vista di un rionale o contradaiolo possiamo dire che “è famiglia”. Per cui le relazioni e i ruoli intergenerazionali li possiamo assimilare a quelli genitoriali. Ognuno di noi è entrato in questo ambiente da bambino ed ora come una tradizione di famiglia, partecipano i nonni, i padri, i figli e i nipoti. E come ad una famiglia si è fedeli ai propri colori, anche se, come in tutte le famiglie, ci possono essere degli scontri i quali posso portare ad allontanarsi; a volte è l’amore per un componente di un altro Rione o Contrada che porta a lasciare i propri colori per unirsi al rivale, ma solo temporaneamente perché prima o poi a casa si torna sempre.

     

    Quali sono i rapporti, passati e presenti, tra la comunità e il sacro?

    In passato questa manifestazione storica si svolgeva il 4° weekend dopo Pasqua in occasione della Sagra paesana denominata “San Franceschino”, durante la quale viene installato il Luna Park e viene festeggiato S. Francesco da Paola nato il 27 marzo 1416. Non essendo effettivamente il patrono della città di Lugo si è pensato di cambiare periodo e svolgerla a metà maggio in occasione dei festeggiamenti per Sant’Ellero di Galeata detto Sant’Illaro. La comunità lughese è fedele ad entrambi, pertanto i Rioni/Contrada partecipano in costume medioevale alle varie funzioni religiose che si svolgono in quei giorni e sono integrate nel programma della manifestazione.

     

    Quali sono i rapporti della comunità con la lavorazione della terra?

    Pur essendo una comunità con un forte legame alla lavorazione della terra, per lo più frutteti e vigne, si può dire che il lughese ha più una tradizione commerciale, infatti viene ricordato per l’antico mercato del bestiame, e il mercato settimanale del mercoledì.

     

    Ulteriori informazioni circa la storicità, lo svolgimento del Palio, le gare che lo compongono e note relative ai Rioni/Contrada possono essere individuate anche sul sito: www.contesaestense.com.

    Fonte foto: clicca qui.