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    “Dalla contemplazione alla cura del Creato” convegno ecclesiale della Diocesi di Civitavecchia – Tarquinia

    10:00 am
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    CIVITAVECCHIA – Giovedì 3 ottobre, alle ore 16.15, nella Cattedrale di Civitavecchia si svolgerà il Convegno ecclesiale della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia con la relazione di Suor Alessandra Smerilli.

    «”L’eucarestia ci orienta ad essere custodi di tutto il creato”: dalla contemplazione alla cura». È questo il tema del convegno ecclesiale diocesano che domani vedrà riunti nella Cattedrale di Civitavecchia gli animatori parrocchiali, le associazioni e i movimenti ecclesiali nell’incontro che apre ufficialmente l’anno pastorale.

    Dopo la preghiera dei Vespri e l’introduzione del vescovo Luigi Marrucci, sarà suor Alessandra Smerilli delle Figlie di Maria Ausiliatrice, economista, consigliera di Stato per la Città del Vaticano e docente presso la Pontificia Università Auxilium, ad introdurre la riflessione sull’enciclica Laudato Si’ di papa Francesco.

    «La cura della casa comune – spiega don Federico Boccacci, vicario episcopale per la pastorale – è la sfida pastorale dalla quale ci lasceremo provocare, dopo aver preso in esame, nei precedenti convegni, altre due importanti frontiere da abitare per un maturo cammino di Chiesa: il dialogo ecumenico e il mondo digitale».

    Per il vicario, nell’ottica di una vocazione dall’orizzonte ecumenico che ci fa sentire «ancora più uniti ai fratelli e alle sorelle delle varie confessioni cristiane», la cura del creato «rete della vita, luogo di incontro col Signore e tra di noi» nasce dalla condivisione dello sguardo buono di Dio su di esso e «ci porta ad elevare un canto di lode cosmica al Creatore».

    Il convegno, spiega don Boccacci, sarà l’inizio di un percorso. Per favorire una assimilazione capillare dei contenuti, verrà consegnato a ogni parroco uno schema di riflessione da utilizzare in un lavoro di studio a livello parrocchiale, da svolgere nel Consiglio Pastorale o in una assemblea di collaboratori. Dalla riflessione dovrà scaturire anche la proposta di un’opera-segno che esprima concretamente la cura del creato e nasca dalla contemplazione della comunità parrocchiale.