Homepage LE NOVE ARTI “Diritti delle Donne. Dalla Rivoluzione francese e nell’età napoleonica”

    “Diritti delle Donne. Dalla Rivoluzione francese e nell’età napoleonica”

    5:54 am
    SHARE

    ITALIA / FRANCIA – E’ stata pubblicata l’attività di ricerca Diritti delle Donne. Dalla Rivoluzione francese e nell’età napoleonica a cura della Dott.ssa Sara Fresi. Il documento è stato approvato dal Comitato per il Bicentenario Napoleonico 1821 – 2021, presieduto dal Prof. Luigi Mascilli Migliorini storico ed esperto del periodo napoleonico. Il Comitato è in stretta collaborazione con la Fédération Européenne des Cités Napoléoniennes, la Fondation Napoléon e Le Souvenir Napoléonien (Société française d’histoire napoléonienne; la più importante associazione napoleonica d’Europa).

    Il documento di carattere storico ha l’obiettivo di argomentare aspetti delle lotte di emancipazione delle donne durante la Rivoluzione francese, anche con l’organizzazione in clubs femminili, e nell’età napoleonica. L’attività di ricerca verrà diffusa anche attraverso i canali di comunicazione del predetto Comitato celebrativo e sui canali della European Federation of Napoleonic Cities / Fédération Européenne des Cités Napoléoniennes e dell’Itinerario Culturale “Destinazione Napoleone” (certificato dal Consiglio d’Europa).

    Si ringrazia il Prof. Luigi Mascilli Migliorini, Presidente del Comitato, e l’Arch. Marina Rosa, Coordinatrice del Comitato, per aver valutato positivamente il documento, aver concesso il Patrocinio e il Logo “Bicentenario Napoleonico 1821 – 2021”.

    Clicca il seguente link per leggere l’attività di ricerca Diritti delle Donne. Dalla Rivoluzione francese e nell’età napoleonica: https://www.lemusenews.it/wp-content/uploads/2021/10/Diritti-delle-Donne.-Dalla-Rivoluzione-francese-e-nelleta-napoleonica.pdf

     

    Breve descrizione del Logo “Bicentenario Napoleonico 1821 – 2021”

    A duecento anni dalla morte di Napoleone Bonaparte, il Comitato per il Bicentenario Napoleonico 1821-2021, promosso da una rete di istituzioni, associazioni culturali e centri di studio ha voluto realizzare un logo che unisse, sintetizzandoli, gli elementi più significativi del personaggio storico nel suo rapporto con l’Italia di quegli anni. Di qui la sua firma e la stilizzazione del cappello racchiusi dai colori della bandiera italiana e dalla scritta che identifica la finalità della rete.