CIVITAVECCHIA – Sabato 9 maggio si è svolta sul web un’importante assemblea nazionale dei comitati italiani impegnati in favore della transizione energetica e contro tutte quelle opere funzionali all’estrazione, al trasporto e alla trasformazione dei combustibili fossili. Moltissime le rappresentanze da tutta la penisola, per citarne alcune: i No TAP della Puglia, Zero trivelle delle Marche, del Molise e della Basilicata, No Snam dell’Abruzzo, i comitati di Venezia e Brindisi contro le centrali turbogas di Enel; i giovani di Friday for Future; attivisti collegati dal Sudamerica e da Londra.
A rappresentare Civitavecchia e le sue decennali battaglie contro l’inquinamento sono stati invece Simona Ricotti (Forum Ambientalista), Maurizio Puppi (Comitato S.O.L.E.) e Riccardo Petrarolo (Collettivo No al Fossile). Tantissimi e di qualità gli interventi che si sono succeduti in quasi tre ore di discussione e che, oltre a ricordare le numerose vertenze aperte, hanno posto con forza la necessità di bloccare i cantieri delle opere in corso come il TAP, o gli iter autorizzativi di gasdotti, trivellazioni e centrali a gas. Di fronte a questa situazione drammatica, la Campagna “Per il clima, fuori dal fossile!” si pone naturalmente l’obiettivo di costruire un percorso di convergenza e di lotta coordinata tra tutte le realtà italiane che vogliono contrastare le opere energetiche climalteranti. Allo stesso tempo però, la campagna nazionale intende impegnarsi in modo concreto per costruire e sostenere nei territori proposte alternative che, come nel caso del progetto “Porto Bene Comune” presentato dal Comitato S.O.L.E., garantirebbero contemporaneamente salute e lavoro ad emissione zero.
Dopo l’assemblea del 9 maggio, la sfida per la rete dei comitati “Per il Clima fuori dal fossile” sarà quella di lanciare un piano di azioni e di mobilitazione, anche insieme ad altri movimenti, per raggiungere questi obiettivi e determinare un cambiamento reale e fattivo nel Paese nel segno dell’ambiente e della equità sociale.
Comitato S.O.L.E.