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    Giovani e spiritualità

    7:40 am
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    Il mese di ottobre si è aperto con la XV assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Evento dedicato ai giovani, per una chiesa ospitale e formativa.

    Bisogna riconoscere che molti giovani sono abbastanza estranei a qualsiasi dimensione religiosa; ma questa non chiede altro che di sbocciare. Come potrebbe essere diversamente in un mondo che elimina la dimensione religiosa? La confondono con la parapsicologia, l’irrazionale e la magia. Sono attratti dai fenomeni “ai confini della realtà” che provocano una risonanza emotiva e suscitano in loro sentimenti capaci di farli credere all’esistenza di un aldilà. Ma in questo caso non incontrano che se stessi, le proprie sensazioni e la propria immaginazione. La spiritualità che va di moda è quella priva di parole, di riflessioni e di contenuti intellettuali: tutte le correnti di filosofia e di saggezza senza Dio che, venute dall’Oriente e dall’Asia, sono interessanti nel loro genere, ma non sono religioni, e che attualmente vengono idealizzate e rimaneggiate, pur senza rappresentare un movimento di massa. Secondo questa mentalità, bisogna essere “cool”, “zen” e tranquilli, ossia non provare nulla e vivere in un torpore ovattato. È possibile qualunque divagazione perché non vi è alcun controllo istituzionale o intellettuale. Tutto, e il contrario di tutto, può essere messo al posto di Dio: un atteggiamento agli antipodi del cristianesimo, che è la religione dell’Incarnazione del Figlio di Dio e trasmette un messaggio di verità e di amore con cui si può costruire la propria vita e lottare contro tutto ciò che la rovina e la distrugge. I giovani cristiani sentono che la presenza di Dio e il suo messaggio sono portatori di una speranza immensa che dischiude loro le vie della vita. Ma quando il sentimento religioso, che è inerente alla psicologia umana, non è educato e arricchito da un messaggio autentico, resta allo stadio primario e prigioniero di una mentalità superstiziosa e magica. La mancanza di educazione religiosa favorisce le sette e i falsi profeti che si autoproclamano per parlare in nome di una divinità fatta a loro immagine. L’uomo ha bisogno di essere introdotto in un’altra dimensione oltre a se stesso, dimensione che il Creatore ha inscritto nel cuore di ogni essere umano. Viene così collegato da Dio agli altri, alla storia, e soprattutto a un progetto di vita che lo rivela a se stesso, l’umanizza e l’arricchisce. È questo il senso della Parola del Vangelo trasmessa dalla Chiesa.

    Dott.ssa Manila Di Gennaro (Teologa)