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    Il Comando dei Carabinieri TPC – III bimestre 2023

    5:37 am
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    ROMA – Prosegue costante nel III bimestre, maggio – giugno 2023, l’impegno del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) nel portare a compimento le attività di tutela e di recupero di beni culturali, con un produttivo lavoro di recupero di opere d’arte nel contesto nazionale e internazionale. Di seguito, una rassegna di alcune tra le operazioni di polizia giudiziaria condotte sul territorio nazionale:

     

    Maggio 2023:

    – “Operazione Achei”: I Carabinieri TPC restituiscono allo Stato Italiano e alle Repubbliche dell’Ecuador e del Perù importanti reperti archeologici, nel contesto di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Crotone. Protagonisti preziosi manufatti archeologici recuperati in Italia e nel Regno Unito. Le indagini, condotte dal 2017 al 2018, hanno consentito di accertare i sistematici saccheggi di più squadre di “tombaroli” che, con una articolata suddivisione di competenze e ruoli, garantivano al mercato clandestino un flusso continuo di beni archeologici, di ingente valore economico, inseriti in articolati e complessi canali di ricettazione in Italia e all’estero.

    – I Carabinieri TPC recuperano a Londra una preziosa lettera manoscritta di Giorgio Vasari datata 18 marzo 1566, rubata nel 2001 dall’archivio della Fraternita dei Laici di Arezzo, è stata restituita dal Comandante del Nucleo TPC di Firenze, Cap. Claudio MAUTI, al Rettore della Fraternita dei Laici, Francesca Chieli.

    – “Operazione Canusium”: il Nucleo TPC di Bari esegue un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, nei confronti di 21 soggetti tutti ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata allo scavo clandestino, furto, ricettazione ed esportazione illecita di reperti archeologici e numismatici. Veniva così colpita un’associazione a delinquere operante del Centro e Sud Italia con il risultato di 51 soggetti indagati e 50 perquisizioni. L’attività investigativa era stata avviata nel 2022 a seguito dell’individuazione nell’agro di Canosa, mediante la componente aerea dell’Arma pugliese, di diversi scavi clandestini.

    – “Operazione ProEcclesia”: I Carabinieri del Nucleo TPC di Torino restituiscono 17 dipinti e 2 sculture che erano stati trafugati da numerose chiese italiane. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, era iniziata nell’ottobre del 2021, con il rinvenimento, su una piattaforma online specializzata nella vendita di beni antiquariali, di quattro dipinti rubati il 3 agosto del 1983 dalla chiesa di San Bortolo di Rovigo (RO).

    – Il Reparto Operativo dei Carabinieri TPC restituisce una testa femminile in marmo, asportata a Roma dal parco di Villa Albani-Torlonia il 20 novembre 1978 unitamente ad altre quattro opere. Le indagini condotte dai Carabinieri dell’Arte, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, hanno permesso di accertare che l’immagine di una testa marmorea acquistata da un privato di Zurigo (Svizzera) era stata ereditata in buona fede dalla moglie del collezionista deceduto, la quale, a seguito dell’expertise curata dalla Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma del Ministero della Cultura che ne accertava la corrispondenza con l’opera trafugata, si era resa disponibile alla restituzione della scultura.

    Giugno 2023:

    – Cooperazione Internazionale tra Forze di Polizia: il 5 giugno 2023, a Roma nella sede del Reparto Operativo dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Caserma “La Marmora”, alla presenza dell’Ambasciatore della Repubblica Federale di Germania in Italia, Viktor Elbling, sono stati restituiti all’Italia, rappresentata dal Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Generale di Brigata Vincenzo Molinese, 14 beni culturali di notevole valore economico e culturale, provento di diverse attività di reato.

    – I Carabinieri TPC restituiscono alla Repubblica dell’Iraq un prezioso reperto archeologico consistente in un mattone in argilla, con iscrizione cuneiforme, del re assiro Salmanassar III (858-824 a.C.), proveniente dalla Ziggurat di Nimrud (Iraq), l’antica Kalkhu, a quel tempo capitale dell’Assiria. Gli accertamenti, avviati dal Nucleo TPC di Bologna, in collaborazione con la Sezione Cooperazione Internazionale del Comando Tutela Patrimonio Culturale di Roma, permettevano di confermare, anche attraverso mirate verifiche eseguite dalla Commissione tecnica del Ministero della Cultura Iracheno, per il tramite dell’Ambasciata della Repubblica dell’Iraq in Italia, l’autenticità del prezioso reperto e acclarare le modalità fortuite del suo ingresso nel territorio nazionale e della sua illecita esportazione da parte di ignoti, in violazione della Convenzione UNESCO del 1970.

    – Il Nucleo Carabinieri TPC de L’Aquila restituisce ai Frati Minori di Abruzzo e Lazio e al responsabile dei beni culturali della Provincia di San Bonaventura dei Frati Minori, un antico tomo risalente al 1662 intitolato “Gesta Virtutes et miracula B.  Ioannis a Capestrano”, sottratto in epoca imprecisata dalla Biblioteca del Convento Francescano di Artena (RM). Il libro è stato individuato e sequestrato dai Carabinieri dell’Arte nel corso del costante monitoraggio dei siti di e-commerce e dei cataloghi delle case d’asta, svolto dai militari per contrastare la commercializzazione di beni culturali di provenienza illecita.

    – I Carabinieri del Nucleo TPC di Napoli restituiscono al Museo del Sannio Caudino un’erma marmoreo della dea Atena, importante scultura in marmo databile tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. La restituzione è avvenuta in occasione della celebrazione delle “Giornate Mondiali dell’Archeologia” promosse dall’Inrap, l’Istituto nazionale di ricerca archeologica preventiva della Francia (Institut national de recherches archéologiques préventives).

    – I Carabinieri del Nucleo TPC di Palermo restituiscono alla Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli di Torre del Greco (NA), 2 paliotti in marmo policromo, di grande valore religioso e storico-culturale. Il ritrovamento dei 2 paliotti è avvenuto nel 2022 durante una perquisizione in una sfarzosa struttura privata di Noto (SR), in cui sono stati sequestrati beni culturali e archeologici, tra cui mosaici, situle, testine, crateri, per un valore di circa 3 milioni di euro.

    – Il Nucleo TPC di Roma restituisce alla Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino un dipinto, olio su tela raffigurante la Madonna, del XVII-XVIII secolo. Le indagini, avviate tempestivamente a seguito della segnalazione a cura dei Carabinieri della Sezione Elaborazione Dati TPC che quotidianamente monitorano il web, hanno consentito di individuare la vendita dell’opera pittorica su un noto sito di e-commerce, da parte di un soggetto residente nella capitale che lo aveva ereditato. L’opera era stata rubata nel 2001 dal convento delle Suore Clarisse di Ferentino.

    La restituzione dell’opera all’avente diritto, disposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma che ha coordinato le attività di indagine, ha permesso di riportare il prezioso dipinto presso la loro originaria comunità religiosa.

    – I Carabinieri del Nucleo TPC di Udine restituiscono alla Provincia Toscana dei Frati Minori Cappuccini di Firenze una preziosa cinquecentina intitolata “Pietro da Bergamo – Tabula Aurea” che contiene la famosa “Opera Omnia di San Tommaso d’Aquino”, edita a Roma nel 1570, scomparsa molti anni fa e ritrovata in vendita sul mercato librario dell’e-commerce. Le indagini, condotte tra il 2020 e il 2022, hanno permesso di acclarare che il manoscritto era scomparso dalla biblioteca dei frati francescani di Siena in circostanze legate a lavori di ristrutturazione del convento, con successivo trasferimento di molti di quei libri antichi presso la sede di Firenze del citato ordine religioso. I volumi, per essere “curati”, furono inseriti in appositi sacchi sottovuoto e collocati in un magazzino da dentro il quale, verosimilmente, ignoti hanno potuto sottrarli fino a giungere al venditore sul quale si sono concentrate le investigazioni.

    – I Carabinieri del Nucleo TPC di Venezia recuperano un’importante collezione di opere d’arte: 24 dipinti, dispersi a causa di una bancarotta e di una conseguente ricettazione fallimentare, sono stati sequestrati nel contesto di un procedimento penale della Procura della Repubblica di Padova. I dipinti, di rilevantissimo valore storico ed economico, (Canaletto, Tiepolo, Guardi, Giampietrino, Padovanino, Diziani, Zais, Fontebasso, Bonifacio de’ Pitati) sono stati rinvenuti a seguito di perquisizioni, effettuate a Venezia, Padova, Firenze, Genova e Treviso. Tra le opere sequestrate, alcune sono state rinvenute all’interno di caveau realizzati nelle abitazioni perquisite, altre celate in apposite intercapedini, create in un sottotetto, altre ancora sono state recuperate a seguito di specifici controlli del mercato dell’arte. Un prezioso dipinto di Giampietrino, raffigurante la “Maddalena Penitente”, è stato recuperato presso una galleria d’arte di New York, dove stava per essere venduto ad un’importante istituzione museale cinese.

    Tra gli impegni istituzionali in campo internazionale, si segnala:

    – Città del Messico (MESSICO), dal 5 al 16 giugno 2023, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale ha partecipato a una missione di formazione per i “Caschi Blu della Cultura” in favore di 7 Paesi dell’America Latina (Messico, Perù, Ecuador, Bolivia, Guatemala, Repubblica Dominicana e Costa Rica), in collaborazione con IILA (Organizzazione Internazionale Italo-Latinoamericana) e la partecipazione dell’INAH messicano (Instituto Nacional de Antropología e Historia). I partecipanti – tra Forze di Polizia specializzate nella lotta ai traffici illeciti, restauratori, storici dell’arte, architetti dei Ministeri della Cultura, responsabili della Protezione Civile e Vigili del Fuoco – hanno ricevuto una formazione da esperti italiani (TPC e Mic) e argentini (già qualificati Caschi Blu della Cultura). In tale contesto, il Generale B. Vincenzo Molinese ha tenuto una “lectio magistralis” illustrando il modello nazionale italiano di protezione dei beni culturali.