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    Innovazione, Unindustria: accordo quadro con le università laziali per il rafforzamento di un dialogo tra imprese e mondo accademico

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    VITERBO – Ricerca, sviluppo dell’innovazione e trasferimento tecnologico, internazionalizzazione, alta formazione, promozione di nuova imprenditorialità con particolare riguardo alle pmi ed alle start-up innovative. Sono questi i punti salienti dell’accordo promosso e fortemente voluto dal Presidente di Unindustria Filippo Tortoriello e siglato con le università laziali: Università degli Studi della Tuscia, La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, Luiss Guido Carli, Campus Bio-Medico, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

    “L’accordo consentirà di dare vita ad una serie di iniziative congiunte per il rafforzamento di un dialogo costante tra imprese e mondo accademico per il soddisfacimento dei bisogni emergenti legati ai nuovi scenari di Impresa 4.0 – ha dichiarato Filippo Tortoriello Presidente di Unindustria – La quarta rivoluzione industriale costituisce una prospettiva concreta di sviluppo per le nostre aziende e per la competitività di tutto il Lazio. Per questo sin da subito come Unindustria ci siamo impegnati per dare il supporto formativo ed informativo necessario. Solo mettendo a sistema le competenze dei poli di eccellenza universitari, concentrati nella nostra regione, con il know-how delle migliori realtà produttive del territorio, potremmo portare benefici all’intero sistema economico laziale. Ed è proprio questo il principio ispiratore dell’accordo”. L’intesa punta a favorire il trasferimento di conoscenze nell’ambito di tecnologie abilitanti, individuando assi strategici distintivi e coerenti con i settori di eccellenza del territorio regionale laziale, quali aerospazio, life sciences, energie rinnovabili, circular economy, industria manifatturiera e additive manufacturing, cyber security, big data, ICT e industrial internet, sicurezza, industria cinematografica, turistica e patrimonio culturale nel complesso. L’accordo, nato da un confronto avviato poco più di un anno fa con le Università, è tutt’ora estendibile alle altre realtà accademiche regionali.

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