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    Intervento di Schmidt sui lavori al Giardino di Boboli e sui fondi MiC a Capodimonte

    5:37 am
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    FIRENZE – “Il provvedimento adottato dalla Direzione generale del Ministero della Cultura sul trasferimento di fondi al Museo di Capodimonte e provenienti dalla dotazione degli Uffizi risale ai primi giorni di ottobre scorso. Quindi, ben prima della mia nomina a direttore del Museo e del Real Bosco di Capodimonte”.

    Lo ha affermato l’ex direttore della Galleria degli Uffizi e attuale vertice del Museo e del Real Bosco di Capodimonte, Eike Schmidt, evidenziando che il trasferimento di risorse rientra nelle previsioni della normativa nazionale sui versamenti allo Stato che ordinariamente equivale al 20% dei propri introiti, e può essere aumentato ad hoc con un decreto ministeriale, come più volte è stato fatto anche dal predecessore dell’attuale Ministro della Cultura.

    “Si tratta di una scelta a favore del Museo di Capodimonte adottata nel pieno rispetto della ratio della legge che prevede la possibilità di finanziare l’attività di altre realtà museali con i proventi degli ingressi registrati dalle strutture statali che fanno registrare milioni di visitatori all’anno”, ha aggiunto Schmidt.

    Inoltre, in merito alle attività svolte nel corso della direzione degli Uffizi è utile fornire alcuni chiarimenti su una serie di lavori avviati e conclusi a partire dal Giardino di Boboli, oggi al centro di una serie di rilievi evidenziati a mezzo stampa da un ex Soprintendente ai beni storico-artistici, archeologici e del paesaggio di Firenze, Prato e Pistoia in quiescenza.

    Sulla questione dell’irrigazione delle siepi a spalliera occorre correggere il tiro perché storicamente le siepi a spalliera non sono mai state irrigate, così come testimoniato anche dalla memoria storica quarantennale dei giardinieri storici. Inoltre, quando si parla di “file di autobotti” si fa confusione con il mezzo con botte che serviva per l’irrigazione estiva di alcune zone, comunque non le siepi, come peraltro si continua ancora a fare nell’ambito della manutenzione ordinaria.

    Si aggiunge che in ogni area in cui in questi ultimi anni sono state messe a dimora nuove porzioni di siepe (vedi ad esempio lungo le mura presso i Mostaccini) o nuove alberature (viale dei Platani, viottolone dei cipressi, ex ragnaie adiacenti al viale dei Platani) sono stati realizzati impianti di irrigazione (temporanei per la fase di attecchimento delle piante oppure permanenti).

    Per quanto riguarda la potatura delle siepi, con l’avvio dell’appalto relativo alla manutenzione ordinaria del verde risalente al gennaio 2022, è passata da una cadenza biennale ad annuale, prevedendo la potatura non solo del fronte lato viali, come veniva fatto nei decenni precedenti, ma ripristinando anche il taglio di pareggiata sulla sommità e la potatura del fronte interno, in modo da ricostituire le architetture vegetali storiche andate perse con le pregresse mancate manutenzioni.

    Sulle fontane del Giardino, poi, ad eccezione delle fontane di Adamo ed Eva, Contadino, Narciso e fontana d’Amore, alimentate storicamente da sorgenti, le restanti fontane erano tutte non funzionanti.

    A partire dal 2020 sono state riattivate: Fontana di Giove, Fontana di Madama, Fontana del Ganimede, Grotticina del Kaffeehaus, Fontana delle Scimmie, Fontana di Bacco, Fontana degli Uccellini, fontana dei Mostaccini, Fontane del Giardino delle Camelie, Fontanelli dell’acqua potabile.

    Inoltre, l’anno scorso sono stati depositati e finanziati i progetti di restauro integrale del bacino del Nettuno e della Vasca dell’Isola con la prevista riattivazione di 120 getti d’acqua. Stesso discorso per le Cerchiate con la potatura annuale e l’area carrozzabile e degli ex labirinti: a partire dal 2017 è stato eseguito il monitoraggio e valutazione di stabilità di tutte le alberature presenti nell’area, storicamente mai eseguito prima, con la conseguente esecuzione delle prescrizioni di intervento derivanti dalle valutazioni, in termini di potature, abbattimenti, sostituzioni di esemplari arborei che sono ancora in corso.

    È in corso, altresì, un massiccio intervento di revisione e ripristino di tutto l’apparato fognario e di drenaggio delle acque di scorrimento superficiale di tutta l’area degli ex Labirinti, mai eseguito prima.

    Non da ultimo, nella primavera del 2022, è stato completato il Kaffehaus e subito dopo è stata espletata la gara d’appalto per il servizio di caffetteria e si è in attesa degli esiti di un ricorso al TAR da parte del secondo classificato, oramai arrivato al Consiglio di Stato e di prossima decisione.

    Infine, va sottolineato che negli ultimi sette anni sono stati liberati 55 alloggi demaniali per trasformali in caffetterie, una ludoteca, un centro didattico, uffici, depositi e laboratori. Questi progetti sono nel frattempo stati tutti approvati e per la maggior parte finanziati, con vari cantieri già in corso. Lontani dalle cifre paventate dall’ex Soprintendente in quiescenza, l’affitto di tutti gli alloggi insieme fruttava alla Soprintendenza meno di 8.000 euro al mese, con un canone medio di circa 150 euro ad appartamento, incluso il parcheggio: tra cui quello dell’ex Soprintendente, che dopo il suo pensionamento continuava ad abitare nell’appartamento di 84 mq a Boboli per 223 euro al mese, inclusivi del parcheggio dell’auto.