Homepage ATTUALITÀ IV edizione di Radure: spazi culturali lungo la Via Francigena del Sud

    IV edizione di Radure: spazi culturali lungo la Via Francigena del Sud

    5:37 am
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    PRIVERNO (LT) – Giunge alla sua quarta edizione “Radure. Spazi culturali lungo la Via Francigena del Sud” a cura dei Comuni di Priverno (capofila), Norma, Segni, Cori, Sermoneta e Maenza grazie al contributo della Regione Lazio e nell’ambito del progetto integrato Invasioni Creative di ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio, in collaborazione con la Compagnia dei Lepini, primo festival di valorizzazione del patrimonio culturale del sistema territoriale dei Monti Lepini, dedicato ai luoghi della cultura attraversati dal cammino spirituale della Via Francigena del Sud. Dal 2019 Radure rappresenta la proposta culturale d’eccellenza per promuovere il territorio e rilanciarne l’immagine, attraverso la commistione tra le arti dello spettacolo dal vivo, le identità dei luoghi e la partecipazione attiva delle realtà operanti in questi splendidi Comuni.

    L’edizione 2022 del festival Radure vuole accendere i riflettori sul femminile attraverso un viaggio nell’arte dello spettacolo dal vivo, guidato da donne e che di donne parla.

    Dal 14 agosto al 18 settembre 2022, in ognuno dei 6 Comuni un ospite d’eccellenza, grandi donne della scena teatrale e di quella jazz –Susanna Stivali, Gioia Salvatori, Giuliana De Sio, Iaia Forte, Mascia Musy, Giada Prandi, Pamela Villoresi – sarà affiancato da compagnie professioniste locali (Eko Orchestra, Matutateatro, Compagnia teatrale Le Colonne, Acta Teatro, l’ensemble Coro InCantu e la compagnia di danza GKO Company), per un totale di 16 spettacoli in altrettanti luoghi della cultura.

    Si inizia a Norma il 14 agosto, alle ore 18.30, al Parco Archeologico Antica Norba con Susanna Stivali, una delle più interessanti voci del panorama jazz italiano ed internazionale, in Caro Chico omaggio a Chico Buarque de Hollanda. Omaggiare e rimaneggiare l’enorme e diversificato lavoro di Chico Buarque significa, conoscere il Brasile nelle sue espressioni più tradizionali e al tempo stesso, confrontarsi con un poeta, un compositore colto e popolare, uno scrittore, un grande autore di testi dalla poetica cangiante ed immaginifica. Susanna Stivali sarà accompagnata da Alessandro Gwis (pianoforte); Marco Siniscalco (basso elettrico e contrabasso); Marco Rovinelli (batteria).

    A Segni tre appuntamenti tra teatro e musica. Il 16 agosto, alle ore 19, alla Chiesa di San Pietro in scena Gioia Salvatori con il divertentissimo spettacolo Cuoro Oh, Amore! Inciampi per sentimenti altissimi. “Piacer d’amor più di un dì sol non dura, martir d’amor, tutta la vita dura” è con questo spirito che lo spettacolo approccia e ragiona intorno ai meccanismi del sentimento d’amore e ai suoi disastri: miti antichi, disagi contemporanei, liriche accorate e somatizzazioni sempre più complesse, provando a rispondere alla domanda: Che cos’è l’amore? (in replica il 26 agosto ore 19.00 al Tempio d’Ercole di Cori).

    Il 17 agosto, alle ore 21, alla Cisterna Romana Giuliana De Sio in Favolosa è narratrice di fiabe irriverenti, esplicite, romantiche, divertenti ma anche talvolta cattive. Dal nord al sud, le fiabe scelte per lo spettacolo conducono lo spettatore in una serie di storie surreali appartenenti alla nostra tradizione con le musica dal vivo di Cinzia Gangarella, Marco Zurzolo, Sasà Flauto.

    Il 18 agosto ore 19.00 alla Porta Saracena il concerto di Eko Orchestra un ensemble di chitarre che conta circa 40 elementi e tutti ragazzi tra i 11 e 22 anni. Nasce nel 2008 dal Festival Internazionale della Chitarra di Castrocielo (FR) evento in cui molti giovani si appassionano alla Musica e alla Chitarra e vince il Concorso LAZIOSound 2022 nella categoria Borderless. Il gruppo si è specializzato nel trattare il repertorio rock sfruttando le potenzialità timbriche della Chitarra Classica. (in replica il 4 settembre ore 19.00 al Parco di Monticchio di Sermoneta e il 18 settembre ore 19.00 al Parco Archeologico Privernum di Priverno).

    Si torna a Norma alla Chiesa di San Rocco il 21 agosto ore 19.00 per il concerto Sotto il Cielo… ad un Passo dalle Stelle dell’ensemble vocale Coro InCantu. Si tratta principalmente di colonne sonore famose come I dont know how to love him e I Will follow him, unite ad un doveroso tributo al maestro Morricone che ci ha lasciato da ormai due anni e che ricorderemo con Gabriel’s oboe e C’era una volta il west. Troverà spazio anche la musica leggera con riferimento a De Andrè e alla sua buona novella.

    A Cori il 27 agosto ore 21.00 al Chiostro di Sant’Oliva Iaia Forte è interprete di Odissea Penelope, drammaturgia di Giuseppe Argirò. Penelope, in una sorta di sogno, ripercorre l’incontro di Ulisse con Circe, con il Ciclope, la discesa nell’Ade, la fascinazione verso le Sirene, l’incontro con Nausicaa, il suo ritorno ad Itaca. Parallelamente Penelope,in questa narrazione che diventa mimetica, compie un viaggio interiore e metamorfico che la porterà, al ritorno di Ulisse, a riflettere sul loro incontro, rivendicando la sua nuova identità, determinata dalla solitudine e dalla lunga lontananza tra loro.

    Il 28 agosto ore 19.00 la Chiesa di S. Oliva ospita lo spettacolo di Compagnia Le Colonne in Come Nasce un Capolavoro C’era una volta in America, di e con Giancarlo Loffarelli e con Marina Eianti, musiche eseguite dal vivo da Paolo Giusti. Noodles, in C’era una volta in America, è il più grande perdente di sempre, ma è anche colui che riesce a guardarsi indietro. Nei racconti della tradizione mitologica ebraica e greca, non bisogna guardarsi indietro, altrimenti si fa la fine della moglie di Lot, come dice la Genesi, che divenne una statua di sale o di Orfeo che perde la sua amata Euridice, come narra Ovidio. E Leone, che è ossessionato dal passato, sfida il mito in tutti i suoi film.

    Spettacolo di danza a Sermoneta il 2 settembre ore 19.00 alla Loggia dei Mercanti, con GKO Company in Renata – Una Storia di Violenza sulle Donne di Vincenzo Persi. La storia narra di Renata, cantante nomade che canta per guadagnarsi da vivere. Su di tutti il suo compagno Ramon, anch’egli artista di strada, e la sua coscienza. Ramon veste i panni di un clown e crede in una leggenda antropologica tramandatagli da lontano nel tempo “Noi addosso abbiamo un segno… la circoncisione”. La forza d’animo di Renata spoglierà l’uomo del suo ridicolo costume. Una guerra psicologica di convinzioni che rivelerà essere tutti vittime di un forte condizionamento culturale maschilista.

    Si prosegue il 3 settembre ore 21.00 al Belvedere con Preghiera per Chernobyl dall’opera di Svetlana Aleksievic (Premio Nobel 2015) con Mascia Musy. Lo spettacolo non parla solo della più grande tragedia nucleare, migliaia di volte più grande di Hiroshima e Nakasaki: è una narrazione di straordinaria forza emotiva che racconta con diverse inquadrature il dramma umano, sociale e politico del disastro ambientale e della fine del comunismo.

    Radure prosegue a Maenza il 10 settembre ore 21.00 al Castello Baronale con lo spettacolo Anna Cappelli di Annibale Ruccello, con Giada Prandi, regia Renato Chiocca. Anna è una giovane donna che negli anni ’60 si trasferisce da Orvieto a Latina dopo aver ottenuto un posto di lavoro come impiegata comunale. Lontana dalla famiglia, la sua vita procede monotona fino all’incontro con il ragioniere Tonino Scarpa, che le propone di convivere ma senza sposarsi. Anna è una donna in lotta con i suoi demoni, una vittima del suo tempo, di una società e di una morale che rifiuta ma da cui noi riesce ad emanciparsi.

    L‘11 settembre ore 19.00 Matutateatro ambienta alla Loggia dei Mercanti, Antigone o Creonte ideato, interpretato e diretto da Julia Borretti e Titta Ceccano, musiche dal vivo Laura Fabriani e Francesco Ciccone. Eteocle e Polinice si sono dati la morte l’un l’altro nel combattere per il trono di Tebe e Antigone, sorella dei due, sapendo che il re Creonte vuole dare onoranze funebri solo al corpo di Eteocle, lasciando insepolto quello di Polinice, afferma fin da subito che cercherà di dare comunque sepoltura a Polinice, sfidando l’ordine del re. La figura di Antigone ancora oggi non smette di sollevare le eterne questioni del conflitto tra Oikos e Stato, tra donne e uomini e tra giovani e vecchi.

    Radure si chiude a Priverno con tre serate d’eccezione. Il 16 settembre ore 19.00 al Castello di San Martino, la Compagnia Acta Teatro presenta Gli Ultimi di Carnevale overo per santità finta in sommo grado, atto unico di e con Lucia Viglianti e Marina Tufo, allestimento scenico Renzo Viglianti.

    Roma. Carnevale del 1743. I “grandi freddi” (la peste) stanno seminando vittime fra la popolazione romana. Ma tutto sembra procedere normalmente: la festa al Corso, gli spettacoli teatrali, la corda data ai rei. Due donne, originarie dello stesso paese del defunto, strane figurine dall’identità incerta – sospese tra l’essere donne del popolo, povere maschere, attrici ambulanti o colte girovaghe notturne – si aggirano in uno spazio occupato solo da vecchie casse di legno, con le quali disegnano i luoghi dei loro racconti.

    Il 17 settembre ore 21.00 all‘Auditorium Infermeria dei Conversi al Borgo di Fossanova Pamela Villoresi e Marco Scolastra in La Musica dell’Anima ritratto di Eleonora Duse tra le note della sua epoca, di Maria Letizia Compatangelo.

    «Eleonora Duse: un mito del teatro, un esempio di coraggio, una passionaria innamorata della libertà. Questo recital è per me un modo di sdebitarmi un po’ con lei, un’occasione (attraverso il bel testo di Maria Letizia Compatangelo) di far conoscere una grande donna e artista italiana, e tanta musica della sua epoca che abbiamo, erroneamente, dimenticato troppo presto, ma che potremo finalmente riascoltare grazie alla maestria e alla sensibilità di Marco Scolastra» racconta Pamela Villoresi.

    Ultimo appuntamento il 18 settembre ore 19.00 al Parco Archeologico Privernumcon Eko Orchestra.

    Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito. Per informazioni: tel. 333 3216929(dalle ore 9.00 alle ore 17.30); www.atcllazio.it.