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    “La chiesa del S. Crocifisso nell’Isola Sacra a Fiumicino. Restauro del monumento e contesto paesaggistico tiberino”

    11:22 am
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    ROMA – La Soprintendenza ospita mercoledì 21 novembre la presentazione del volume, edito da Gangemi Editore, dal titolo “La chiesa del S. Crocifisso nell’isola Sacra a Fiumicino. Restauro del monumento e contesto paesaggistico tiberino”. Corredato da una ricca documentazione cartografica e fotografica, il volume è il risultato di una ricerca coordinata di diversi specialisti al fine di esaminare le più significative trasformazioni epocali che hanno interessato l’area, analizzandone le caratteristiche secondo diverse angolazioni: storiche, paesaggistiche, culturali e ambientali.

    Il lavoro si configura come una indagine a largo spettro per valutare la reale possibilità di mettere a sistema il patrimonio culturale con le modifiche strutturali che il territorio deve subire per adeguarsi alla sfida della contemporaneità.

    Il monumento in origine era stato posto perfettamente in asse con un ponte di barche, ubicato più a nord dell’attuale ponte due Giugno. Dalla metà del Settecento alla metà dell’Ottocento, grazie all’iniziativa dei pontefici da Clemente XIV a Gregorio XVI, il territorio portuense, paludoso e malarico, pressoché privo di insediamenti, sottoposto ai disastrosi effetti delle piene e degli apporti alluvionali del Tevere e del mare, è stato oggetto di una lunga serie di progetti di risanamento solo in parte realizzati. Tra questi il noto intervento del Valadier che definì l’assetto urbanistico del borgo di Fiumicino sulla riva destra del canale, sulla terraferma. Nel secolo scorso l’assenza di manutenzione, l’abbandono e il clima aggressivo nel quale la fabbrica si trovava hanno innescato un processo degenerativo e un rapido deperimento dei materiali. La decisione di restaurare la Chiesa del S. Crocifisso è stata opportuna e strategica, non solo per salvare da sicura rovina un monumento del Settecento, rimasto unico nell’Isola Sacra, ma anche per riorganizzare e ricucire un ambiente di valore storico che rischiava di perdere la propria identità e di trascinare nel degrado anche Villa Guglielmi, oggi l’unico polmone di verde storico di Fiumicino, comune ormai autonomo da Roma.

    All’evento presieduto dalla Soprintendente, Margherita Eichberg, intervengono, dopo i saluti del Sindaco di Fiumicino Esterino Montino: Francesco Scoppola, Direttore Generale Educazione e Ricerca del Mibac; Daniela Esposito, Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio Dsdra-Sapienza-Università di Roma; Daniele Iacovone, Direttore Territorio e Urbanistica Regionale Lazio. Sarà presente l’architetto Stefania Cancellieri, curatrice del volume.