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    La Sapienza è la prima università in Italia per numero di ERC Advanced Grant vinti nella call 2019

    6:56 am
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    ROMA – L’Erc-European Research Council, l’organismo dell’Unione europea che finanzia i ricercatori di eccellenza, ha approvato tre progetti della Sapienza nella categoria Erc Advanced 2019 per un ammontare complessivo di 5.744.775 euro, risultando l’università italiana con il maggior numero di Erc grant.

    I vincitori sono Michela Rosellini del Dipartimento di Scienze dell’Antichità, Fabio Sciarrino del Dipartimento di Fisica, entrambi Principal Investigators rispettivamente dei progetti PAGES e QU-BOSS che vedono Sapienza come Hosting Institution e Mary Anne Tafuri del Dipartimento di Biologia ambientale con il progetto ANCESTORS coordinato dall’Università di Cambridge e del quale l’Ateneo è co-beneficiario.

     

    I progetti

    PAGES – Michela Rosellini docente di Lingua e letteratura latina presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità  

    Il progetto PAGES è dedicato all’Ars grammatica di Prisciano di Cesarea, una monumentale opera sulla lingua latina, scritta nel contesto bilingue di Costantinopoli all’inizio del sesto secolo d. C., che ha segnato lo sviluppo delle teorie e delle conoscenze linguistiche in Occidente. Lo studio e la trascrizione di questo testo, contenente anche molte parti in greco, ha costituito anche uno stimolo per la ripresa di interesse per la lingua greca in Europa da parte dei dotti dell’epoca carolingia e, successivamente, del primo umanesimo.

    PAGES prevede una nuova edizione critica dell’Ars(oltre 150 anni dopo la precedente) fondata sull’analisi sistematica dei manoscritti e corredata da una traduzione in italiano e in inglese; inoltre mira alla ricostruzione complessiva del ruolo di Prisciano nella rinascita degli studi di greco in Occidente e nella storia della linguistica e della scuola. Il progetto persegue questi obiettivi con un approccio multidisciplinare, che unisce filologia, Digital Humanities, paleografia, linguistica e analisi multispettrale dei manoscritti. I materiali e risultati dello studio saranno resi disponibili in una piattaforma digitale dedicata.

    Per il progetto la Sapienza disporrà di un finanziamento di €2.486.375,00.

    QU-BOSS – Fabio Sciarrino docente di Informazione e Computazione Quantistica presso il Dipartimento di Fisica 

    Dopo decenni di progressi nell’informazione quantistica, l’aspettativa attuale è quella di osservare nei prossimi anni le prime applicazioni pratiche in diversi ambiti: dalla simulazione di processi chimici e di materiali, all’utilizzo di protocolli avanzati di crittografia quantistica.  Affinché queste applicazioni siano realizzate con successo, un obiettivo intermedio di fondamentale importanza è il raggiungimento del cosiddetto regime di vantaggio quantistico, lo scenario in cui i dispositivi quantistici superano sperimentalmente i computer classici in alcuni processi computazionali. Il problema del Boson Sampling rappresenta il paradigma di un compito complesso per i computer classici, ma che può essere risolto efficientemente con un dispositivo quantistico. Questo processo sfrutta singoli fotoni che si propagano in un interferometro lineare a molti modi. Lo scopo del progetto QU-BOSS è di sviluppare una nuova piattaforma basata sulla tecnologia fotonica integrata per rendere ancora più complesso il problema del Boson Sampling. Questo approccio rappresenta dunque un candidato promettente per raggiungere il regime di vantaggio quantistico con meno risorse rispetto a quanto richiesto dagli approcci attualmente adottati. L’attività di ricerca si svilupperà lungo diversedirezioni, con contributi sia di “hardware” che di “software”. Verranno adottate varie metodologie basate sulla fotonica quantistica integrata sviluppando così una piattaforma versatile e flessibile per la manipolazione di stati fotonici quantistici ad alta dimensionalità. Questa tecnologia sarà quindi sfruttata per realizzare sperimentalmente diversi protocolli di quantum machine learning. QU-BOSS mira a collocare la fotonica integrata nell’era NISQ (noisy, intermediate-scale quantum) aprendo nuovi orizzonti scientifici alla frontiera dell’informazione quantistica, del controllo quantistico, del machine learning e della fotonica integrata.

    Il progetto QU-BOSS ha ottenuto un budget complessivo di € 2.875.000,00. Per il progetto la Sapienza disporrà di un finanziamento di € 2.305.000,00, sono coinvolti come partners del progetto il gruppo di ricerca di Roberto Osellame dell’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR (budget di 380.000 €), ed il gruppo di ricerca di Ernesto Galvao dell’International Iberian Nanotechnology Laboratory (budget di 190.000 €).

    ANCESTORS – Mary Anne Tafuri docente di Antropologia presso il Dipartimento di Biologia Ambientale 

    Il progetto ANCESTORS si basa su una prospettiva osteobiografica, integrando analisi scheletriche, isotopiche e genetiche di un robusto campione di resti umani della preistoria italiana. Con un focus cronologico che copre oltre 4000 anni – Neolitico, Età del bronzo, Età del ferro – la ricerca permetterà di valutare la struttura familiare, le relazioni sociali e la figura degli antenati nell’Italia preistorica e protostorica, analizzando stato di salute, dieta e dinamiche di mobilità. Il progetto è coordinato dall’Università di Cambridge e vede Sapienza impegnata come co-beneficiario. Il gruppo di ricerca di Roma, guidato da Mary Anne Tafuri, si concentrerà sulle analisi isotopiche dei resti scheletrici umani. La ricerca ha ricevuto un finanziamento complessivo di € 1.943.547,50 di cui la Sapienza disporrà di € 383.400,00.

    Focus

    Lo European Research Council (ERC) è l’organismo dell’Unione Europea che finanzia progetti di eccellenza legati ad attività di ricerca di frontiera.

    Il programma Erc è parte di Horizon 2020, il Programma Quadro per la ricerca dell’Unione Europea, in vigore dal 2014 al 2020.

    Sostiene l’eccellenza della ricerca in tutti gli ambiti scientifici e disciplinari, rafforzando il dinamismo e la creatività nella ricerca europea

    Fornisce finanziamenti competitivi e a lungo termine a progetti di ricerca innovativi, ad alto rischio e ad alto impatto scientifico, condotti da Principal Investigators (PI) con curricula di rilievo a livello internazionale.

    L’elevato valore scientifico dei grant ERC è garantito dalle caratteristiche e regole di partecipazione del Programma, tra cui:

    •l’unico criterio di valutazione delle proposte è l’eccellenza del PI e del progetto;

    •le call sono aperte a tutti i settori e le aree scientifico-disciplinari della ricerca, secondo un approccio bottom-up in cui, a differenze di altre tipologie di finanziamento in ambito H2020, i ricercatori sono liberi di proporre il topic della loro ricerca;

    •i progetti finanziati devono essere focalizzati su attività di ricerca di frontiera (intese come attività capaci di essere ground breaking, innovative, high risk/high gain);

    •i panel di valutazione sono composti da scienziati di fama internazionale;

    •le procedure di selezione sono molto accurate: fino a tre step di valutazione, incluse le interview, per i PI degli Starting e dei Consolidator grant.

    Schemi di finanziamento:

    •Starting Grants (StG): riservato a ricercatori con 2-7 anni di esperienza maturata dopo il conseguimento del dottorato (o di un altro titolo equipollente) ed in possesso di un curriculum scientifico molto promettente;

    •Consolidator Grants (CoG): destinato a ricercatori con 7-12 anni di esperienza dopo il dottorato di ricerca (o di un altro titolo equipollente) e che hanno già dimostrato il proprio potenziale di indipendenza nella ricerca e dato prova di maturità scientifica;

    •Advanced Grants (AdG): rivolto a ricercatori scientificamente indipendenti e in possesso di un curriculum che li identifichi come leader dei rispettivi settori di ricerca;

    •Synergy Grants (SyG): aperto a piccoli gruppi formati da un minimo di 2 fino ad un massimo di 4 Principal Investigators, indipendentemente dagli anni di esperienza successivi al conseguimento del PhD, che affrontino congiuntamente sfide ambiziose di ricerca;

    •Proof of Concept (PoC): riservato a ERC grantees e mirato a garantire il collegamento tra ricerca di base e mercato.