Homepage ROMA & PROVINCIA L’amore e le sue difficoltà nell’era dei social media in “Beginning”

    L’amore e le sue difficoltà nell’era dei social media in “Beginning”

    5:49 am
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    CIVITAVECCHIA – Weekend all’insegna della comicità al Teatro Traiano di Civitavecchia con lo spettacolo “Beginning” di David Eldrige con la regia di Simone Toni. Sul palco i due brillanti attori Giovanni Scifoni e Francesca Inaudi protagonisti della predetta commedia che affronta il tema dell’amore e della comunicazione al tempo dei social media e degli appuntamenti su Internet.

    La storia narra di una coppia di Eldridge: Laura è un amministratrice delegata di 38 anni che sta esaminando i postumi della festa nel suo nuovo appartamento a nord di Londra; Daniele è un manager di 42 anni che, arrivato su invito di un amico, è l’ultimo ospite sopravvissuto. Sebbene abbiano più o meno la stessa età, Laura e Daniele per molti versi sembrano molto distanti. In questa società così caotica e veloce, dove tutto è basato sul consumo immediato, il coraggio che è quella forza d’animo che viene dal cuore diventa spinta ideale per la nascita di una storia d’amore.

     

    Le parole del regista Simone Toni

    «Come ci si innamora nel nostro tempo? Attualmente Amore riesce ancora a scagliare le sue frecce al cuore, è sempre protetto da uno smartphone che gli fa da scudo, custode di tutto il nostro essere? Eros per i greci era un Dio che aveva le sembianze di un giovane nudo e scalzo che dormiva per strada. Secondo Platone era figlio di Penia (povertà) e Poros (strada). A volerci dire che Amore è una via per uscire dalla povertà, materiale e dell’anima. Perché anche l’individuo più misero quando s’innamora diventa ricco non ha bisogno di altro. Ma soprattutto per abbandonarsi all’amore bisogna essere folli, aver voglia di mettersi in contatto con la propria follia e dimenticare sé stessi, dimenticare tutto ciò che si ha e tutto ciò che siamo diventati per piacere agli altri. Oggi abbandonare tutto questo costa molto perché la società ci impone di essere ciò che abbiamo e di apparire sempre felici e autosufficienti» scrive Simone Toni.

    «Nella nostra storia Daniele sta per lasciare, per ultimo, la festa con cui Laura ha inaugurato il suo nuovo appartamento in un quartiere esclusivo di una grande città. Sono le prime ore del mattino o le ultime della giornata, fate un po’ voi. Fatto sta che si accorge di essere l’ultimo ospite e che Laura l’ha scelto. La freccia di Eros ha lasciato una evidente macchia di salsa di pomodoro sulla camicia di Daniele ma lui non se ne cura e questo lo rende molto simpatico. Laura è una donna in carriera indipendente e benestante, vuole un figlio perché sente che il tempo passa e la sua indipendenza comincia fare a pugni con la sua solitudine. Ma è disposta anche ad allevarlo da sola il piccolo o la piccola. Daniele è quello giusto ha una faccia da bravo ragazzo. Nel momento in cui Daniele realizza le intenzioni di Laura comincia uno spettacolo esilarante e struggente, in tempo reale, il tempo che servirà a Daniele e Laura per decidere se avere un rapporto sessuale o se fare l’amore. Per fare sesso basta togliersi i vestiti e, più o meno meccanicamente soddisfare un impulso fisico. Per fare l’amore bisogna spogliarsi ben di più, fino in fondo, andare a cercare l’anima fin dove si è nascosta e con un atto di estrema follia avere il coraggio di riporla nell’altro».