Homepage ATTUALITÀ L’impegno del MiTE al Ripristino degli Ecosistemi anche attraverso l’aumento dell’energia rinnovabile

    L’impegno del MiTE al Ripristino degli Ecosistemi anche attraverso l’aumento dell’energia rinnovabile

    5:28 am
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    ROMA – Sabato 5 giugno si è tenuta la Giornata Mondiale dell’Ambiente: tema centrale di quest’anno scelto dal World Environment Day è il “Ripristino degli Ecosistemi”. L’obiettivo è comprendere come istituzioni, scienza, società e impresa possano agire e collaborare per prevenire, fermare e invertire i danni inflitti al pianeta; un radicale cambio di passo degli stili di vita che nel nostro Paese assume un valore particolare, alla luce delle ingenti risorse dedicate all’ambiente all’interno del Pnrr.

    Con la Giornata del 5 giugno, infatti, è partito ufficialmente il Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino dell’Ecosistema, introdotto con la missione globale di far rivivere miliardi di ettari, dalle foreste ai terreni agricoli, dalla cima delle montagne alle profondità del mare. Un piano che in Italia si cercherà di attuare anche attraverso l’aumento di energia rinnovabile: 2,20 miliardi di euro del PNRR saranno infatti impiegati per costruire nuovi impianti per le comunità energetiche e l’auto-consumo. Si tratta dell’intervento denominato M2C2, misura 1.2, previsto all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destinato alle comunità energetiche e l’auto consumo. Un aumento della produzione di energia rinnovabile da ottenere mediante la costruzione di impianti per la produzione di energia aventi dimensioni medio-piccole, principalmente ad uso residenziale, attraverso due linee strategiche:

    Energy community: aree di produzione e utilizzo comunitario di energia elettrica, ad esempio piccole Municipalità con meno di 5mila abitanti, con potenziale beneficio derivante da investimento in termini di supporto economico e lotta allo spopolamento;

    Auto-consumo: installazione di sistemi di produzione di energia per l’autoconsumo, eventualmente accoppiati con sistemi di accumulo di energia per una maggiore efficienza.

    Una manovra che prevede un aumento di produzione pari a 1250 kWh per kW e 2500 GWh prodotti all’anno e riduzione di 1,5 milioni di tonnellate di CO2, da raggiungere nei prossimi cinque anni.