VITERBO – Il processo di urbanizzazione è un trend globale con conseguenze ambientali sociali ed economiche che richiedono soluzioni a problemi come l’inquinamento di acqua e aria, impoverimento dei suoli e migrazioni.
Le aree urbane verdi svolgono un ruolo chiave per la sostenibilità delle megalopoli, fungendo da infrastrutture multifunzionali per il miglioramento della qualità ambientale. Infatti, gli elementi naturali che compongono l’ecosistema urbano possono essere progettati per ridurre l’inquinamento, gli impatti degli estremi climatici, la perdita di biodiversità e allo stesso tempo essere elementi funzionali per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Negli ultimi anni c’è una crescente consapevolezza sulla necessità della pianificazione di ecosistemi urbani al fine di ottimizzarne i benefici. D’altra parte, anche le aree peri-urbane rurali, che interagiscono costantemente con le città, devono essere adeguatamente integrate nel processo di sviluppo, per garantire l’obiettivo della sostenibilità e ridurre l’impatto sulle risorse naturali.
Per sostenere lo sviluppo delle nuove competenze professionali necessarie per la progettazione e la gestione delle infrastrutture verdi e lo sviluppo sostenibile di grandi aree urbane, un nuovo progetto Erasmus+ intitolato TAURUS – Training Capacities in Agriculture and Urban Rural Interactions and Sustainable development of megacities è stato finanziato dall’Unione Europea. Il progetto è coordinato dall’Università della Tuscia in collaborazione con altre sette università: tre russe (Peoples’ Friendship University of Russia, Russian State Agrarian University, Voronezh State University), due cinesi (Nanjing Forestry University and Fujian Agriculture and Forestry University) e due europee (Wageningen University and Georg-August-Universitaet Goettingen).
Il progetto si basa su quattro azioni integrate.
- Analisi e identificazione delle competenze richieste dal mercato del lavoro. Un sondaggio specifico sarà realizzato con il supporto di aziende, amministrazioni e organizzazioni non governative che operano nella progettazione e gestione del verde urbano in tutti i paesi partners;
- Sviluppo di corsi intensivi e programmi di formazione, basati sulle migliori pratiche in una dimensione internazionale. I corsi si baseranno sui bisogni educativi emergenti dall’indagine e sullo scambio di esperienze e conoscenze tra tutti i partners. L’Università di Wageningen, con una lunga esperienza nel campo dell’e-learning, promuoverà una nuova generazione di corsi online;
- Attivazione di programmi di tirocinio in aziende, amministrazioni e organizzazioni non governative, dei cinque paesi coinvolti nel progetto. Circa 45 borse di mobilità internazionale saranno fornite dal programma ERASMUS+ e destinate agli studenti iscritti ai corsi di laurea magistrale nelle Università partners.
- Sviluppo di una piattaforma multilingua, online, per facilitare l’accesso a stage e programmi di formazione professionale, migliorando la cooperazione tra università e datori di lavoro a livello internazionale.
Il progetto Taurus è già entrato nella prima fase di implementazione; dal 21 al 23 maggio i partner si sono incontrati per presentare i primi risultati dell’indagine sui fabbisogni formativi, in contemporanea a un’importante conferenza internazionale organizzata dalla People’s Friendship University di Mosca sul tema delle tecnologie e infrastrutture verdi per il miglioramento dell’ecosistema urbano. Il progetto rappresenta un ulteriore passo nell’impegno dell’Università della Tuscia nell’attivare corsi e attività di formazione in stretta collaborazione con gli attori del mondo del lavoro, al fine di facilitare una rapida e piena occupazione dei suoi laureati anche nel mercato del lavoro internazionale.
Nella foto: Ratto di Europa, Maarten de Vos, 1572, Museo de Bellas Artes – Bilbao.