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    Mostra sui Longobardi, grande evento internazionale itinerante

    9:53 am
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    CIVITAVECCHIA / PAVIA – “Longobardi. Un popolo che cambia la storia”, grande evento internazionale itinerante. Nord e Sud Italia uniti per la più importante mostra mai realizzata sui Longobardi. Dal 1 settembre al 3 dicembre Castello di Pavia, dal 21 dicembre al 25 marzo sarà allestita al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e tra aprile e giugno 2018 al Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo.

    Siamo a Pavia, un tempo capitale del “Regnum Langobardorum”, ci avviciniamo al Castello Visconteo avvolto da una leggera nebbia per ritrovarci immersi in un’atmosfera di magia. Entriamo all’interno del maniero, attualmente ospita i Musei Civici, dove all’interno è allestita la mostra che racconta la storia degli “uomini dalle lunghe barbe”: l’identità, la cultura, gli aspetti della vita militare e civile per ripercorrere la storia di quel popolo che nel 568, sotto la guida di Alboino, attraversò le Alpi Giulie per penetrare all’interno del territorio italiano. L’esposizione rientra nel progetto Cult City della Regione Lombardia, con il contributo di Ubi Banca, la collaborazione del Mibact, del Fai e aziende.

    Un allestimento di qualità con novità nel campo archeologico: mix di creatività, design e multimedialità. Interessanti installazioni artistiche, progetti grafici e ricostruzioni, per vedere come era Pavia tra la metà del VI sec. e la fine dell’VIII sec. Epigrafi funerarie, brocche e vasellami, effigi del loro protettore San Michele, cinture porta-spade, bronzetti altomedievali con figure di militari, monete, armi e tanto altro ancora. Oltre 300 le opere esposte, più di 80 i musei e gli enti prestatori, oltre 50 gli studiosi coinvolti nelle ricerche e nel catalogo “Longobardi. Un popolo che cambia la storia” edito da Skira. Inoltre, 32 i siti ed i centri longobardi rappresentati in mostra, 58 i corredi funerari esposti integralmente, 17 i video originali e le installazioni multimediali (touchscreen, oleogrammi, ricostruzioni 3D, ecc.), 3 le cripte longobarde pavesi, appartenenti a soggetti diversi, aperte per la prima volta al pubblico in un apposito itinerario e centinaia i materiali dei depositi del Mann vagliati dall’Università Suor Orsola Benincasa, per individuare e studiare per la prima volta i manufatti d’epoca altomedievale conservati nel museo napoletano.

    Servizio esclusivo di Sara Fresi, storica e giornalista