ITALIA – Mercoledì 27 giugno, presso il porto di Marsiglia, si è svolta la prima Assemblea Generale che ha sancito la nascita dell’Associazione MEDPorts. L’iniziativa, promossa dal porto di Marsiglia fin dal 2016 attraverso il primo Forum MEDPorts, si è finalmente concretizzata con la creazione ufficiale dell’Associazione.
Erano presenti 20 Autorità Portuali che raggruppano i porti di 10 Paesi delle due sponde del Mediterraneo. I 20 membri fondatori sono: Algesiras, Arzew, Barcellona, Bastia, Bejaia, Beirut, Civitavecchia, Damiette, Luka Koper, Malta Freeport, Marsiglia Fos, l’Ufficio della Marina mercantile e dei Porti che riunisce i porti tunisini, i Porti de l’Estado, Skikda, Tanger Med, Serport (che raggruppa i porti algerini), Tarragona, Tolone, Valencia e Venezia. A questi, nelle prossime settimane, dovrebbero aggiungersi anche l’Agenzia Nazionale Portuale (che riunisce una parte dei porti marocchini), Alessandria d’Egitto, Durazzo e Salonicco.
MEDPorts raccoglierà, attraverso i suoi aderenti, il 70% del tonnellaggio gestito nel Mediterraneo e oltre il 50% del traffico di contenitori. Il fine dell’Associazione è di instaurare un’area di cooperazione operativa nel Mediterraneo, anche in termini di sostenibilità ambientale e dare maggiore visibilità ai porti del Mediterraneo sulla scena del trasporto marittimo mondiale.
A tal scopo, sono stati creati numerosi Comitati tecnici che si dovranno occupare di formazione e competenza marittima, ambiente, sicurezza, relazioni internazionali, statistiche e analisi di mercato, smartport.
“Il Mediterraneo – dichiara il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Pino Musolino – sta tornando al centro della Storia grazie ai profondi mutamenti geopolitici in corso che determinano una riconfigurazione delle rotte commerciali a livello globale. I porti dell’Europa meridionale e dell’Africa settentrionale – continua Musolino – sono in prima linea ad affrontare il cambiamento e rappresentano oggi il punto di contatto privilegiato con l’Asia. La Cina, attraverso la Belt Road Initiative, persegue una strategia precisa per raggiungere i nostri mercati dando sfogo al proprio surplus manifatturiero. Sta a noi decidere se subire passivamente le scelte della potenza cinese, o se sfruttarle per arricchire e consolidare le nostre economie. Affinché il Mediterraneo si ritagli un ruolo da protagonista nel nuovo scenario, occorre, però, che gli attori in gioco collaborino maggiormente per definire un piano di sviluppo infrastrutturale comune, coerente e sostenibile. A livello di risorse, l’Europa si appresta ad aggiornare il programma Connecting Europe Facility, che stanzierà oltre 30 mld di euro per lo sviluppo infrastrutturale della rete TEN-T dal 2021 al 2027. Ci auguriamo che la suddivisione delle risorse riconosca lo spostamento in corso verso sud del baricentro economico-commerciale Europa-mondo, diversamente da quanto è avvenuto per la prima tranche di finanziamenti stanziata nel periodo 2014-2020. Per tutti questi motivi, – conclude il presidente dell’AdSP del Mar Adriatico Settentrionale – il gruppo di lavoro riunito nel contesto dell’Associazione MEDPorts avrà un ruolo fondamentale nel coordinare l’attività dei vari soggetti in causa e nel tracciare una rotta che definirà il futuro del Mediterraneo”.
“La creazione di Medports – dichiara il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Francesco Maria di Majo – che apre anche ai porti della sponda a Sud del Mediterraneo, permetterà agli scali di Roma e del Lazio di coordinare con i partners competenze e professionalità in cui il sistema della portualità e dello shipping italiano è sicuramente all’avanguardia, come nel caso della gestione del traffico passeggeri e delle crociere, della gestione ecosostenibile dei porti, della security e dello sviluppo della pianificazione ambientale ed energetica nei porti”. “A tale ultimo riguardo, martedì 26 giugno – continua di Majo – proprio a Civitavecchia, le Compagnie di navigazione Grimaldi, Grandi Navi Veloci, Tirrenia e Moby hanno firmato l’accordo volontario “Civitavecchia Blue Agreement” che prevede l’utilizzo di combustibile con tenore di zolfo non superiore allo 0,10% sia all’ormeggio che in navigazione, a partire da una distanza non inferiore alle 15 miglia dalle ostruzioni portuali”.
“La partecipazione alla neo-costituita Associazione Medports – precisa il presidente dell’AdSP di Majo – va vista, inoltre, nell’ottica di rafforzare il ruolo del Mediterraneo nel panorama portuale europeo ed internazionale, riportando l’area Med in una posizione di primo piano e collaborando, altresì, a riprendere le fila della costituzione delle mappe del Trans Mediterranean Network (TMN-T), che vedrà i corridoi di trasporto europei collegati ai principali hub nordafricani”.
In conclusione, il presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, esprime soddisfazione per la presenza di due porti italiani all’interno di Medports : “Oltre alla vicepresidenza del sottoscritto e del Presidente Musolino, abbiamo ottenuto altre posizioni di prestigio, quali il coordinamento, insieme all’Autorità Portuale di Marsiglia, del Segretariato Generale e la presidenza del Comitato “Sostenibilità Ambientale” per quanto riguarda l’AdSP del Mar Tirreno Centro-Settentrionale, mentre al porto di Venezia è andata la presidenza dell’importante Comitato “Relationship with international institutions”.
Foto gentilmente concessa