Homepage ROMA & PROVINCIA «Notte europea della Geografia» a Roma Tre

    «Notte europea della Geografia» a Roma Tre

    9:05 pm
    SHARE

    ROMA – Venerdì 6 aprile si è svolta la Notte europea della Geografia, evento ideato dal Comitato Nazionale Francese di Geografia e promosso da #Eugeo, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dei saperi geografici. In Italia è stata organizzata dall’Associazione dei Geografi Italiani, con il patrocinio degli altri sodalizi.

    L’Università degli Studi di Roma Tre ha partecipato alla Geo-Night, in sinergia con il Dipartimento di Studi Umanistici e il Laboratorio Geocartografico «Giuseppe Caraci», elaborando un ampio ventaglio di attività rivolto a un target di pubblico variegato. Il «viaggio urbano nell’UNI-verso della Street Art» ha visto la collaborazione di alcuni studenti che hanno guidato i visitatori nei luoghi clou di Ostiense, illustrando gli effetti che la Street Art ha avuto sul tessuto sociale del quartiere. Nel corridoio della Scuola di Lettere Filosofia Lingue ha invece avuto luogo una performance di Live Painting con la partecipazione di sei Street Artists di fama nazionale: Flavio Solo, Diamond, Paolo Gojo Colasanti, Luca Van Hoek, Teddy Killer e Cris Gucci. Sempre nel corridoio gli studenti hanno poi animato alcuni giochi geografici rivolti in particolar modo a un pubblico di bambini. Come ha ricordato Isabelle Dumont, Professoressa di geografia politica ed economica presso il Dipartimento di Studi Umanistici, «l’idea era anche di presentare al pubblico un altro volto della geografia, mostrando come essa non sia una disciplina noiosa ma al contrario vivace ed attraente. La scelta dei giochi geografici e della Street Art rientravano in quell’ottica. Sono ormai quasi due anni che lavoro con gli studenti sul fenomeno della Street Art che pervade tanti quartieri delle nostre città ma anche alcuni contesti rurali».

    All’ingresso dell’università altri studenti hanno invitato il pubblico a partecipare all’elaborazione dell’Atlante Sociale di Roma, votando i luoghi più simpatici e antipatici della Capitale e lasciando le loro impressioni e percezioni legate ad aspetti geografici di varia natura.

    «La grande e attenta partecipazione che abbiamo registrato attorno alle Notte della Geografia dimostra che la cittadinanza, giovani e meno giovani, vuole confrontarsi con il sapere geografico, inteso in un senso moderno e aggiornato. La gente vuole capire e padroneggiare i processi che si svolgono nel territorio, che interessano tutti: non solo chi gestisce il potere economico o politico» (Claudio Cerreti, Professore di geografia presso il Dipartimento di Studi Umanistici).

    Altre iniziative hanno invece stimolato il pubblico a viaggiare nello spazio e nel tempo. Sulla rampa che porta all’Aula Magna era esposta una mostra fotografica in bianco e nero della Società Geografica Italiana. In Aula Magna si è tenuto il concerto di Roma Tre Orchestra «Viaggio in Inghilterra», con musiche di G. Holst: Saint Paul suite, op. 29 n. 2, B. Britten: Simple Symphony, E. Elgar: Concerto per violoncello in mi minore op. 85 (Leo Morello al violoncello, direttore Dario Macellari). A seguire, la Prof.ssa Carla Masetti ha introdotto il recital geografico/letterario di David Riondino e Maurizio Fiorilla dal titolo «Ma misi me per l’alto mare aperto… Ulisse a due voci», durante il quale sono state proiettate alcune carte realizzate dal Laboratorio Geocartografico. La serata si è poi chiusa con la proiezione di alcuni videoclip realizzati dagli studenti di Roma Tre su diverse tematiche di interesse geografico: città, ambiente, economia e sviluppo.

    «La Notte della Geografia è stata una importante occasione di dialogo tra il nostro Ateneo, il nostro Dipartimento e le nostre discipline, con la società civile e il mondo extra accademico in generale. Sono iniziative che rivestono un ruolo rilevante per quanto riguarda la diffusione della percezione che i “saperi” che si insegnano e si studiano all’università sono un bene di tutta la società e non una nicchia separata dal resto del tessuto sociale e urbano. Sono saperi che possono dialogare con il mondo esterno e fanno parte delle nostre vite di cittadini e non si limitano ad essere insegnamenti universitari ma agiscono nell’universo quotidiano, esperienziale e culturale, oltre che economico, di tutta la società.» Manfredi Merluzzi, Professore di Storia Moderna, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Università «Roma Tre».

    Foto gentilmente concesse