ROMA – L’opera di Gianmarco Palacay realizzata per la cartella commemorativa del cinquantenario del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, presenta l’immagine di un Carabiniere contemporaneo con uno sguardo rivolto oltre i limiti del tempo contingente, ovvero uno sguardo lungimirante rivolto ad uno scenario globale. Le cromie adottate nella serigrafia di cinque colori presentano il nero, di profondo fondamento etico e di diligente ed umile attaccamento al dovere, simboleggiato dalla divisa; il verde, bianco e rosso della bandiera tricolore, ovvero il senso identitario e, con licenza poetica, il giallo di una visione di monumenti antichi di un patrimonio che è il substrato di una civiltà millenaria, una consapevolezza essenziale di origine, in quest’ultimo caso è stato scelto un colore solare che implica con il suo uso un’accezione positiva della storia dell’arte e dell’espressività umana, al contempo lo stesso colore è utilizzato nell’opera in modo più gestuale in un segno che è accezione energetica, di per sé propria dell’opera d’arte ma anche propria della cultura tutta, intesa come propulsione indispensabile alla coscienza e alla conoscenza dell’essere umano e del suo relazionarsi sociale.
L’opera intende quindi offrire un omaggio per il cinquantenario in stile vitale ma anche esauriente di quelli che sono i simboli del compito di difesa del patrimonio culturale nazionale e in senso esteso dell’umanità, allo stesso tempo offrono una visione contemporanea di un Carabiniere che sa valutare l’impatto positivo del proprio dovere in tutela sia di ciò che è antico sia di ciò che è moderno ed anche dell’ offrire, con la sua difesa dei valori e dei beni, la cultura necessaria all’arte e all’umanità che verrà.