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    “Palazzo Carignano: il giardino perduto”

    5:52 am
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    TORINO – La dimensione green del patrimonio gestito dalla Direzione regionale Musei Piemonte comprende importanti parchi e giardini storici, esempi significativi dei cosiddetti luoghi di loisir, accanto ad ambiti di rilevante valore paesaggistico in cui sono inserite preesistenze architettoniche che da secoli primeggiano tra i tratti identitari del territorio.

    Un tempo piante e fiori prosperavano anche a Palazzo Carignano, la residenza urbana progettata nel 1679 da Guarino Guarini per Emanuele Filiberto detto il Muto, secondo principe del ramo cadetto dei Savoia-Carignano, all’epoca probabile erede alla corona ducale. Il palazzo risultò costituito da un corpo centrale, chiuso dalla sinuosa facciata che si ammira sull’attuale via Accademia delle Scienze, e da due ali laterali aperte su un cortile interno, oltre il quale si sviluppava un giardino di cui però non resta traccia.

    A questa parte della residenza, non più esistente, è dedicata, martedì 27 aprile alle ore 16.30, la conferenza in streaming dal titolo Palazzo Carignano: il giardino perduto. Quando Guarino Guarini tracciò la prima ipotesi progettuale, il grande isolato oggi compreso tra Palazzo Carignano e piazza Carlo Alberto era infatti un terreno libero, non lontano dalla prima fortificazione della città. Accanto all’edificio emerse subito il disegno di un giardino, esteso fino ai margini della proprietà chiusa a est dalle scuderie, in coincidenza con l’odierna sede della Biblioteca Nazionale Universitaria. Il giardino fu più volte modificato e decorato con piante e fiori secondo disegni differenti, di cui è possibile ricostruire le trasformazioni attraverso la cartografia storica, ma fu di fatto cancellato nel corso dell’Ottocento dalla costruzione del nuovo corpo di fabbrica addossato alla struttura seicentesca e dal progressivo definirsi del nuovo assetto urbano.

    Introducono la conferenza Elena De Filippis, direttrice regionale Musei Piemonte, e Chiara Teolato, direttrice di Palazzo Carignano, mentre focalizza l’attenzione sul giardino perduto Elena Gianasso, ricercatore in Storia dell’architettura presso il Politecnico di Torino.

    Elena Gianasso, architetto, specialista e dottore di ricerca, è ricercatore in Storia dell’architettura presso il Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio del Politecnico di Torino. Docente di discipline storiche nello stesso ateneo, ha scritto articoli, saggi e volumi che riguardano tematiche legate all’architettura tra Seicento e Ottocento.

    Partecipazione gratuita tramite il link (si consiglia di copiare e incollare il link nella barra dell’indirizzo del proprio browser):

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