Homepage CULTURA Nuovo progetto “Paestum Viva”, didattica quotidiana di musico-archeologia nella città dei templi

    Nuovo progetto “Paestum Viva”, didattica quotidiana di musico-archeologia nella città dei templi

    9:31 am
    SHARE

    CAPACCIO PAESTUM – Raccontare i templi greci meglio conservati della penisola attraverso la musico-archeologia: è questo il filo rosso del nuovo progetto didattico che il Parco Archeologico di Paestum mette in campo a partire dal mese di luglio. L’idea nasce da una collaborazione con l’associazione “Synaulia”, guidata dal noto archeo-musicista Walter Maioli, il cui impegno è stato riconosciuto anche da istituzioni importanti quale l’ICOM. “Comincia una nuova era per la fruizione del sito – annuncia il direttore Gabriel Zuchtriegel – da ora in poi tutti i visitatori potranno avvicinarsi alla storia di Paestum attraverso il tema della musica, che è trasversale: sacrifici e rituali, feste, banchetti, recitazioni, funerali, persino combattimenti di gladiatori e battaglie si compivano al suono della lira, dei flauti, dei timpani e via dicendo. La musica è un linguaggio universale con il quale miriamo a comunicare il patrimonio archeologico di Paestum a pubblici diversificati, dai bambini ai grandi e a persone con disabilità mentali come per esempio l’autismo. Insomma, facciamo didattica con e per tutti i sensi”.

    Il programma di attività quotidiane (escluso il lunedì) comprende rappresentazioni interattive e laboratori per bambini e adulti, ma anche sedute di “musico-terapia”. È stato elaborato dal gruppo guidato dal maestro Maioli insieme al Parco Archeologico di Paestum e si avvale dell’archivio e della collezione di strumenti di Synaulia.

    “Viviamo in un tempo del visivo – spiega Walter Maioli – dagli antichi possiamo imparare a riappropriarci il senso e il potere dei suoni e dell’udito, fino alla dimensione terapeutica dei suoni. Suoneremo la cithara all’ombra del Tempio di Athena ogni giorno alle 17.00 per ‘armonizzare’ il corpo e la mente di chi vorrà partecipare”.

    Il laboratorio per bambini è stato fissato per le ore 12.00, “anche perché i bambini, dalle 12.00 alle 16.00, non dovrebbero stare al sole in spiaggia – come precisa Maioli – portateli al museo per divertirsi con gli strumenti antichi”.

    Il progetto si ispira ai sistemi di fruizione dei siti archeologici diffusi soprattutto nell’Europa del Nord, dove rievocazioni e spettacoli spesso fanno parte dell’esperienza quotidiana del pubblico. “Il nostro progetto ha però qualcosa in più – afferma Zuchtriegel – in quanto c’è un filo rosso che è la musica degli antichi e c’è alla base un progetto scientifico-culturale che garantisce un livello alto dei contenuti”.

    Foto gentilmente concesse