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    Provincia di Terni, Presidente Lattanzi: “Ai cittadini vanno date risposte concrete, come sindaco ho dilazionato pagamento tributi, bene provvedimenti su orti e giardini”

    6:12 am
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    TERNI – “In questo momento di disorientamento, di preoccupazione e di difficoltà anche economiche dobbiamo sforzarci come istituzioni di dare risposte concrete ai cittadini”. Lo dice il presidente della Provincia di Terni e sindaco di Guardea, Giampiero Lattanzi, che interviene sulle nuove disposizioni governative in materia di manutenzioni di orti e giardini e annuncia alcune iniziative riguardanti il Comune di Guardea.

    “Credo che l’aver fatto aperture su orti e giardini sia un segnale di grande importanza che ovviamente non riguarda i grandi temi economici della riapertura ma consente ai cittadini di poter uscire in piena sicurezza per loro stessi e per gli altri. Era un tema, questo, che avevamo posto sin dall’inizio anche in sede di comitato provinciale ordine e sicurezza. Ora si è finalmente chiarita una questione sulla quale alcuni preposti ai controlli si ostinavano a sostenere il contrario scoraggiando e rispedendo a casa i cittadini”.

     

    Dilazione tributi comunali 

    Come sindaco di Guardea poi Lattanzi annuncia la dilazione del pagamento dei tributi fissando nuove scadenze non prima di giugno. “La prima rata della Tari – informa – è stata spostata al 30 giugno, la seconda al 31 luglio e la terza al 31 ottobre. Anche la Tosap verrà pagata a fine giugno mentre l’Imu andrà al 16 settembre”.

     

    “Buoni spesa” 

    Novità di rilievo anche per i “buoni spesa”. “Il Comune – rende noto Lattanzi – ha aperto una seconda tranche di richieste per distribuire le risorse rimanenti e dare la possibilità di accesso anche a tutti i nuclei famigliari che per varie ragioni non lo avevano fatto nel primo avviso pur avendone diritto.

    A tale proposito dobbiamo però sottolineare che stiamo verificando tutte le autocertificazioni per controllare che le domande pervenute siano legittime e non ci siano anche qui i “furbetti della spesa”. Questa attività – conclude Lattanzi – non vuole avere un carattere repressivo bensì garantire l’accesso al buono a tutte quelle famiglie che ne hanno realmente bisogno e che ne abbiano veramente diritto”.