Homepage ATTUALITÀ Sanità: il sindaco di Narni Lucarelli chiede la riapertura del pronto soccorso

    Sanità: il sindaco di Narni Lucarelli chiede la riapertura del pronto soccorso

    5:24 am
    SHARE

    NARNI (TR) – “Riaprire in tempi brevi il pronto soccorso di Narni così come auspicato anche dal direttore generale dell’ospedale di Terni Andrea Casciari”. A chiederlo è il sindaco di Narni Lorenzo Lucarelli in merito alla situazione di sovraffollamento al pronto soccorso dell’ospedale ternano. “In questo modo – spiega il sindaco – verrebbe alleggerito il peso che ora grava su una struttura che raccoglie un bacino di utenza molto vasto che travalica i confini regionali offrendo un servizio utile alla comunità”.

    Lucarelli esprime soddisfazione per la delibera del direttore generale dell’Usl 2 Massimo De Fino relativa al bando di concorso pubblico per l’assunzione di sei dirigenti medici di medicina e chirurgia d’accettazione e di urgenza per l’ospedale di Narni. “La decisione – sottolinea – fa parte del piano di efficientamento e riqualificazione del sistema sanitario regionale che era stato approvato dalla giunta dell’Umbria a ottobre dell’anno scorso ed è funzionale all’apertura, 24 ore, del pronto soccorso a Narni”.

    Sulla convenzione Università – Regione Umbria per il riassetto delle aziende ospedaliere, Lucarelli sottolinea poi il proficuo rapporto di collaborazione che da anni si è stabilito tra Comune e ateneo. “Un rapporto – dichiara – che ha prodotto finora risultati apprezzabili e che occorre proseguire perché le esigenze del territorio vengano inserite in una logica di potenziamento della sanità regionale.

    Il mio auspicio è che si mantenga quel confronto positivo che è un valore aggiunto per la comunità narnese. Mi auguro – conclude il sindaco – che l’ospedale di Terni veda riconosciute le proprie potenzialità di struttura ad alta specializzazione e che vengano valorizzate, in forte integrazione con quella ternana, anche quelle degli ospedali di bassa e media entità, come Narni e Amelia, oggi sottoutilizzate sia negli spazi che nelle capacità operative”.