Homepage CULTURA Storie investigative e recuperi. Veneri Paleolitiche relative all’antico culto della “Dea Madre”

    Storie investigative e recuperi. Veneri Paleolitiche relative all’antico culto della “Dea Madre”

    5:40 am
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    FIRENZE – Il 31 maggio 2019 in Firenze, nell’ambito di un’attività d’indagine finalizzata al contrasto dell’importazione tramite e-commerce di beni d’arte illecitamente sottratti al patrimonio culturale straniero, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Firenze, venivano rinvenuti e posti in sequestro nr. 460 manufatti  di epoca compresa tra il paleolitico finale (18.000 a.C) ed il III secolo d.C., tutti illecitamente detenuti presso l’abitazione di un collezionista. I manufatti, costituiti prevalentemente da statue votive raffiguranti la dea madre, arpioni, bulini e propulsori in osso di era paleolitica finale, a seguito di articolato esame tecnico eseguito presso il “Museo delle Civiltà” di Roma, venivano ritenuti provenienti da estese aree geografiche individuabili nell’Oriente Euro Asiatico (Anatolia, Armenia, vicino Oriente, Mesopotamia, Iran, Siria, Cipro, Palestina, Fenicia, Giudea, Canaan), nell’Europa Centro Orientale (Grecia, cultura Cicladica, Albania, cultura Vinca, cultura Cucuteni, Polonia, Serbia, Europa Orientale, Bulgaria, Romania, Ungheria, Russia, Siberia, Ucraina), nel Sub Continente Indiano (Valle dell’Indo, Pakistan, Afghanistan, cultura Mehrgarh, cultura Nindowari, cultura Bajaur, Impero Shunga, Battria-Margiana), nel Nord Africa e penisola Arabica (Egitto, culture Sahariane, Yemen) e nell’Europa Occidentale (penisola Iberica, Gibilterra, Francia, Austria, Germania, Malta).