CIVITAVECCHIA – Si conclude con un viaggio di istruzione il progetto dell’Area delle Educazioni – Ambiente e Territorio e Cittadinanza e Costituzione – dello Stendhal. Un percorso che ha condotto tutto l’anno gli studenti del primo biennio dei tre indirizzi, Economico Baccelli, Turistico Croce e Alberghiero Cappannari allo studio e al rispetto dell’Ambiente e della Legalità. “Sono gli elementi basilari della formazione dei giovani ai quali dedichiamo molti interventi durante tutto l’anno scolastico”. Ha spiegato la Vicepreside Professoressa Alessandroni “e in questo viaggio i ragazzi hanno potuto vedere come questi temi siano fortemente legati l’uno all’altro”. Infatti il viaggio in Sicilia ha permesso agli studenti di incontrare il mediatore culturale di “Libera” e di visitare la Cantina “I Cento Passi” che aderisce a Libera Terra. L’Associazione parte dal recupero sociale e produttivo dei beni liberati dalle mafie per ottenere prodotti di alta qualità attraverso metodi rispettosi dell’ambiente e della dignità della persona, coinvolgendo tutti i produttori che condividono gli stessi principi e promuovendo la coltivazione biologica dei terreni. Gli studenti hanno reagito con interesse e curiosità interagendo con il mediatore e ponendo molte domande. Forte impatto emotivo ha poi costituito la visita al “Laboratorio della Legalità”, dedicato al Giudice Paolo Borsellino ed alla sua scorta che propone, attraverso una serie di immagini, la storia della mafia e dell’antimafia dalla fine dell’800 fino ai nostri giorni. Il viaggio di istruzione è stato poi corredato da una serie di visite nella magia della Sicilia occidentale dall’isola di Favignana a Selinunte da Cefalù a Palermo. I docenti accompagnatori professori Alessandroni, Schioppa, Ferri, Campo, Pierantozzi, Paone e Rossi si sono dichiarati estremamente soddisfatti “Siamo orgogliosi di questi ragazzi che hanno saputo cogliere l’opportunità di crescere e conoscere da vicino alcune realtà che spesso appaiono estranee e distanti e di coniugare un sano divertimento ad un apprendimento informale ma forse per questo più efficace”.
Foto gentilmente concessa