Homepage CULTURA Concerto dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia al Gran Teatro all’aperto Puccini

    Concerto dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia al Gran Teatro all’aperto Puccini

    5:49 am
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    TORRE DEL LAGO PUCCINI / VIAREGGIO (LU) – Torna a Torre del Lago per il Festival Puccini 2023 l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia  che il prossimo 20 luglio (ore 21:15) sul palcoscenico del gran Teatro all’aperto e sotto la guida di uno dei maggiori direttori d’orchestra italiani Gianandrea Noseda, presenta un programma di assoluto fascino e interesse musicale.

    Un gradito ritorno a Torre del Lago – dopo il concerto del 2020 – per una  delle più prestigiose compagini orchestrali italiane,  che guidata dalla raffinata bacchetta di Gianandrea Noseda regalerà al pubblico del Festival Puccini un programma musicale di grande presa emotiva che prevede in apertura l’esecuzione di Burlesca di Respighi, seguita dal Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 op.18 in do minore di Sergej Rachmaninoff affidato al  virtuosismo del pianista Alessandro Taverna, veneziano di nascita, artista dotato di una creatività musicale capace di “far sorgere un sentimento di meraviglia come una visita alla sua nativa Venezia”. In chiusura del concerto Shéhérazade di Rimskij-Korsakov, brano ricco di elementi esotici di derivazione orientale, con una ricchezza di colori e ritmi che sembrano anticipare Stravinskij,  tra le pagine sinfoniche più belle e coinvolgenti composte nella Russia dell’Ottocento.

    A Gianandrea Noseda il Premio Puccini

    Gianandrea Noseda, Generalmusikdirektor del Teatro dell’Opera di Zurigo e Direttore musicale della National Symphony Orchestra di Washington,  tra i più ricercati direttori al mondo, apprezzato in ambito sinfonico e operistico,  da sempre interprete appassionato del repertorio italiano del Novecento sarà insignito dalla  Fondazione Festival Pucciniano e dalla Città di Viareggio del 54° Premio Puccini.  “Quello che mi ha sempre affascinato di Puccini – afferma Noseda – è la sua capacità di prendere l’opera dalla grande tradizione dell’Ottocento e traghettarla nel XX secolo con una sapienza e una curiosità culturale – oltre che capacità compositiva – davvero uniche. Basterebbe ascoltare due capolavori assoluti come la Manon Lescaut e il Trittico: opere diversissime tra loro che segnano il passaggio, senza strappi, dalla sensibilità tardo-romantica alla piena modernità novecentesca”.

    Il direttore Noseda, artista di spicco nel panorama lirico internazionale si è fatto apprezzare per l’estro, la precisione e la ricerca interpretativa che ha caratterizzato l’intero  suo    percorso artistico. Sul podio si è fatto apprezzare per  l’efficacia, il vigore che ha saputo imprimere alle letture della partitura pucciniana La Bohème, Manon Lescaut, Tosca, Turandot, Il Trittico, riceverà la preziosa statuetta nel corso di una cerimonia in programma prima dell’inizio del concerto.