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    “Furukawa Hideo: Back & Forth” all’Istituto Giapponese di Cultura

    8:40 am
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    ROMA – Con “Furukawa Hideo: Back & Forth”, uno dei massimi esponenti della letteratura giapponese contemporanea converserà con il nipponista e traduttore letterario Gianluca Coci presso l’Istituto Giapponese di Cultura.

    Venerdì 6 aprile, dalle 17.00 alle 18.30, sarà visitabile la mostra bibliografica a tema in edizione limitata, presso la biblioteca dell’ Istituto Giapponese di Cultura (via Antonio Gramsci, 74 – Roma). Alle ore 18.30 Hideo Furukawa conversa con Gianluca Coci, incontro reading, in lingua italiana, in collaborazione con Festival Incroci di Civiltà e Sellerio Editore (prevista la vendita e firma delle copie in sede). Ingresso libero fino a esaurimento posti.

    Era stato un attimo. Suo padre era scomparso dalla sua vista in un batter d’occhi. Seduto sul sedile di poppa del motoscafo, un ragazzino di sei anni cercava con gli occhi il genitore che il mare aveva fatto sparire come in un gioco di prestigio. L’incipit di Tokyo Soundtrack (trad. di G. Coci, Sellerio 2018 sovvenzione The Japan Foundation) ti prende, ti butta in mare, ti annega e ti ripesca, ti affianca in una fuga punk, ti dà pace per poi destarti con una sberla. Lo scrittore performer Furukawa e lo yamatologo-traduttore Coci parlano dei vent’anni di letteratura di uno degli autori contemporanei più amati e originali del Giappone contemporaneo.

    Furukawa Hideo (Kōriyama, prefettura di Fukushima, 1966) è uno dei massimi esponenti della letteratura giapponese contemporanea, da molti considerato come l’unico vero erede di Murakami Haruki. Autore geniale, capace di mescolare realtà e invenzione, lirismo e suspense, ha esordito scrivendo per il teatro quando frequentava l’università di Waseda e ha iniziato la sua carriera di romanziere nel 1998. Nel 2002 ha ricevuto il Mystery Writers of Japan Award e il Japan SF Grand Prize per Arabia no yoru no shuzoku (Le tribù delle notti arabe), primi di una lunga serie di prestigiosi riconoscimenti letterari. A proposito delle sue opere è stato scritto: «Nonostante lo stile multiforme e una certa dose di sperimentalismo, le sue storie sono avvincenti e facili da comprendere, ed è qui che si ritrova il suo straordinario talento». In italiano sono disponibili: Belka (Sellerio, 2013), romanzo capolavoro che rielabora la storia del XX secolo attraverso gli occhi di una formidabile stirpe di cani; Tokyo Soundtrack (Sellerio, 2018), straordinario ed epico “romanzo di formazione” del XXI secolo; e i racconti Poola ritornerà, Alberi genealogici e altre conversazioni (in Scrivere per Fukushima, Atmosphere libri, 2013) e I due mostri («Internazionale» n. 1134, 2015).

    Gianluca Coci è nipponista e traduttore letterario, insegna Lingua e letteratura giapponese all’Università degli studi di Torino. Ha scritto monografie e saggi brevi in varie lingue e ha tradotto opere di Ōe Kenzaburō, Abe Kōbō, Inoue Yasushi, Tanizaki Jun’ichirō, Takahashi Gen’ichirō, Kirino Natsuo, Furukawa Hideo, Abe Kazushige, Kakuta Mitsuyo e altri. Dirige Asiasphere e Asiasphere files (Atmosphere libri, Roma), collane rispettivamente di narrativa e di saggistica letteraria dell’Asia orientale e del Sudest asiatico. Si occupa prevalentemente di letteratura.

    Foto gentilmente concessa