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    Lo splendido Acquamanile bronzeo conservato nella Pinacoteca Nazionale Cagliari presente alla mostra “Goccia a goccia dal cielo cade la vita. Acqua, islam e arte” al MAO di Torino

    6:52 am
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    CAGLIARI / TORINO – Il rapporto tra acqua e Islam, dalle sue radici più antiche ai suoi tanti complessi sviluppi, sino alle necessità più recenti. Anche la Sardegna, con il suo splendido esemplare di  Acquamanile bronzeo,  sarà presente alla mostra “Goccia a goccia dal cielo cade la vita. Acqua, islam e arte” che è stata inaugurata sabato 13 aprile al MAO, il Museo d’Arte Orientale di Torino. Il Polo Museale della Sardegna ha deciso di partecipare alla mostra internazionale con uno dei pezzi più prestigiosi conservato nella Pinacoteca nazionale di Cagliari. L’Acquamanile a forma di volatile, proveniente dalla Spagna, datato XI-XII secolo, fu ritrovato nei pressi di un contesto religioso, nella località di San Salvatore, presso Mores (Sassari), e acquisito nel 1919 dalla Pinacoteca Nazionale di Cagliari. L’opera, nella sua unicità, presenta alcune similitudini con altri due esemplari di acquamanile a forma di pavone conservati rispettivamente al Louvre di Parigi e alla David Collection di Copenaghen. Si tratta di reperti tra i più importanti nella loro tipologia con caratteristiche esclusive e di grande prestigio.

    Alcuni dei più importanti musei europei ed extraeuropei, tra i quali l’Ashmolean Museum of Art and Archaeology di Oxford, il L.A. Mayer Museum of Islamic Art di Gerusalemme, il Benaki Museum di Atene, il Museo de La Alhambra di Granada, la Biblioteca Apostolica Vaticana, il Museo Nazionale del Bargello di Firenze, il MUCIV – Museo delle Civiltà di Roma, hanno messo a disposizione le loro preziose opere per realizzare una grande mostra. Tra gli oltre 120 manufatti esposti, vi saranno bocche di fontane siriane, una brocca iznik del XV secolo, tappeti che coprono un arco temporale che va dal XVI al XIX secolo, una coppa in vetro iraniana del IX-X secolo, uno spargiprofumo del XII-XIII secolo proveniente dall’India, oltre a numerosi manoscritti. E la Sardegna contribuirà con uno dei pezzi più prestigiosi.