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    Provincia di Terni, illustrati i risultati del questionario su benessere studenti in alternanza scuola-lavoro

    9:26 am
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    TERNI –Sono stati presentati ieri mattina in Provincia (sala del Consiglio Sergio Secci) i risultati del questionario somministrato dall’ufficio di Consigliera di Parità della Provincia di Terni agli studenti delle scuole superiori che hanno svolto l’alternanza scuola-lavoro. Le risposte pervenute sono state 1455 su circa 3mila studenti interessati agli stage in aziende, pubbliche amministrazioni ed altri enti.
    A presentare i risultati c’erano il Presidente della Provincia, Giampiero Lattanzi, la Consigliera di Parità, Maria Teresa Di Lernia, la Vice, Ivana Bouché, e la Responsabile del servizio scuola della Provincia, Tiziana De Angelis. “L’iniziativa – ha detto il Presidente Lattanzi – è meritevole e importante perché per la prima volta verifica il livello di benessere degli studenti e indaga su eventuali casi di discriminazione sui luoghi di lavoro, pur se stiamo parlando di stage.
    Il questionario è però molto importante anche per un’altra ragione e cioè che contribuisce a creare dialogo tra scuola, alunni e genitori che è un validissimo strumento per fare emergere disagi e problemi e poter così intervenire in tempo per apportare correttivi e misure”.
    “L’iniziativa – ha spiegato la Di Lernia – nasce dall’esigenza di misurare il livello di benessere di studenti e studentesse e il clima nell’alternanza scuola-lavoro. Abbiamo cercato di capire le percezioni che hanno avuto e se hanno avvertito la sensazione di essere soggetti a discriminazioni”.

    Il questionario
    Dal questionario emerge che, fra coloro che hanno risposto, il 57% sono ragazze, il restante ragazzi. Di questi il 36% ritiene che lo stage abbia avuto spesso un obiettivo didattico, il 15% sempre, il 39% ritiene che qualche volta lo abbia avuto, l’11% mai. L’85% sa cosa è l’alternanza scuola-lavoro, mentre il 55% si ritiene coinvolto con il dialogo.
    Fra coloro che hanno risposto, il 64% è del parere che lo stage abbia dato la possibilità di un percorso di scelta, mentre il 60% non crede che sia un percorso professionalizzante (il 31 si). Il 73% è dell’opinione che abbia un ruolo educativo, il 27% non è di questo avviso. Nello specifico delle sensazioni maturate fra studenti e studentesse, il 59% ha dichiarato di avere avuto la sensazione che la bella presenza non fosse importante, il 41% si, l’83% non ritiene che piercing e tatuaggi siano stati un problema, mentre il 95% dichiara di non aver subito molestie, il 5% si.
    Per l’84% i ritmi di lavoro erano sostenibili, ma l’81% ha dichiarato le pause insufficienti, il 14% ha evidenziato sensazioni di malessere e di disturbo, l’86% no. Per quanto riguarda il trattamento rispetto al genere, il 94% ha detto che non ha avuto problemi, mentre il 6% si. Infine, l’8% sostiene di avere avuto problemi in merito all’etnia e il 2% in riferimento al credo religioso.