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    Trent’anni di eccellenza: tanti gli appuntamenti per celebrare il Salone Internazionale del Restauro

    5:49 am
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    FERRARA – Dal 14 al 16 maggio 2025 il Salone Internazionale del Restauro accende i riflettori su un calendario fitto di incontri, workshop, mostre e laboratori, pensato per esplorare il presente e il futuro del settore. Tre giorni di confronto ad alto livello, con esperti e protagonisti del mercato impegnati a tracciare nuovi scenari, raccontare esperienze e condividere best practice. Un programma autorevole che dà spazio a temi chiave come sostenibilità, innovazione e sviluppo dei progetti più attuali. Grazie alla presenza di partner e istituzioni di riferimento e relatori di pregio, il Salone offre un’occasione unica di aggiornamento e formazione per tutti gli operatori del settore, senza dimenticare i momenti dedicati ai più giovani.

     

    Appuntamenti di venerdì 16 maggio

    Alle 9.30 si apre PNRR Cultura: A che punto siamo?, organizzato dal Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna. L’incontro offre un aggiornamento sull’attuazione del PNRR in ambito culturale, con un confronto su progetti dedicati alla catalogazione, valorizzazione e recupero del patrimonio, evidenziando l’impatto delle risorse investite.

    Organizzata dal Consiglio Nazionale Ingegneri, la sessione delle 10.00, Beni vincolati e monumentali: il ruolo dell’Ingegnere, approfondisce le responsabilità e le competenze dell’ingegnere nella conservazione, messa in sicurezza e valorizzazione del patrimonio vincolato. Un confronto tecnico e culturale su come progettare nel rispetto della storia.

    Alle 11.15 l’incontro La conservazione delle auto d’epoca, a cura del Museo Nazionale dell’Automobile e del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, propone un viaggio tra meccanica, arte e memoria. Si parla di restauro, formazione e valorizzazione dell’automobile storica, con esempi emblematici come la carrozza a vapore di Bordino (1854), capolavoro di ingegno ottocentesco, e la Fiat 500 decorata da Antonio Carena, prova di dialogo tra design industriale e arte contemporanea.

    Alle 11.30 si tiene Conservazione, innovazione e nuove tecnologie: esperienze nel Parco Archeologico di Pompei, a cura del Parco stesso. L’incontro esplora l’impiego di tecnologie avanzate nella tutela del sito, tra digitalizzazione, realtà aumentata e droni, mostrando come innovazione e conservazione possano interagire efficacemente.

    MINISTERO DELLA CULTURA: SEMINARI E LABORATORI

    Nel padiglione 3, l’area istituzionale del Ministero della Cultura, curata dal Dipartimento per le Attività culturali, presenta una panoramica dei principali interventi di restauro realizzati dagli Istituti ministeriali, con il contributo di oltre 20 Soprintendenti ABAP. Il programma comprende più di 50 convegni e 7 laboratori didattici. L’intera partecipazione ruota attorno a tre temi centrali: l’uso di tecnologie digitali e intelligenza artificiale per la tutela del patrimonio; l’adozione di materiali innovativi e sostenibili nel restauro; le attività formative e di sensibilizzazione rivolte ai professionisti e alle nuove generazioni.

    Tra gli appuntamenti più significativi, spicca l’anteprima della nuova Collana sul Restauro curata dalla Direzione Generale ABAP, in sinergia con il Dipartimento per la Tutela del Patrimonio Culturale e varie Soprintendenze. L’Arma dei CarabinieriTPC di Bologna interviene sul tema del contrasto al traffico illecito di opere d’arte. Nel cinquantesimo dell’Opificio delle Pietre Dure, una sessione ricorda Marco Ciatti, con la presentazione del volume a lui dedicato e l’annuncio dell’offerta formativa 2025 della Fondazione Opificio. Tra le innovazioni, Ecomic propone un ecosistema digitale per la manutenzione programmata con IA, mentre l’ICR presenta un progetto sulla chiesa di Gianola. In evidenza anche le attività del Parco dell’Appia Antica, il riconoscimento culturale dell’ex Fabbrica Olivetti e un’anticipazione del convegno Restaurare il presente, dedicato alla sostenibilità nel restauro contemporaneo.

    Grande attenzione è dedicata ai laboratori didattici, pensati per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, ma aperti anche a universitari, operatori del settore e pubblico interessato. Gli esperti del Ministero guidano i partecipanti alla scoperta di tecniche e metodologie del restauro, offrendo un’opportunità concreta di orientamento formativo e professionale.

    FORMEDIL: FORMAZIONE E COMPETENZE

    Formedil rinnova la sua presenza al Salone Internazionale del Restauro di Ferrara, portando il sapere tecnico e l’esperienza maturata all’interno della rete nazionale delle scuole edili. Allo stand Formedil, cantieri dimostrativi e attività pratiche mettono in luce lavorazioni, tecniche e materiali, per un’esperienza diretta nei processi che rendono possibile la conservazione dell’eredità costruita.

    Tra le iniziative in evidenza, giovedì 15 maggio alle 17.00 si è tenuto il seminario Il sito archeologico di Petra tra comunità e cooperazione internazionale. L’appuntamento, frutto della collaborazione tra Formedil, CESF Perugia e KIMIA, si concentra su un importante esempio di formazione e scambio tecnico sviluppata attorno al sito di Petra in Giordania. Un momento di confronto sul contributo delle competenze italiane alla conservazione del patrimonio culturale mondiale e sul ruolo strategico della formazione nei percorsi di cooperazione e sviluppo sostenibile delle comunità locali.

    LE UNIVERSITÀ PROTAGONISTE

    L’Università di Bologna, l’Università di Ferrara, L’Università di Padova, lo IUAV di Venezia e l’Università di Napoli portano in fiera il meglio della ricerca applicata, per raccontare come l’innovazione accademica si traduca in strumenti e soluzioni concrete per la conservazione dei beni culturali.

    Per esempio, il Laboratorio Diagnostico per i Beni Culturali – Università di Bologna, in collaborazione con Lumière Technology, propone un incontro, ripetuto sui tre giorni di manifestazione: Oltre il dipinto: tecnologie e saperi per guardare l’arte in profondità, che vuole offrire una panoramica sulle più recenti innovazioni applicate alla diagnostica, al restauro e all’autenticazione delle opere pittoriche.

    IN VETRINA MATERIALI, PROGETTI E TECNICHE DI RESTAURO

    A Ferrara Expo mostre ed esposizioni fotografiche offrono uno sguardo particolare su tecniche, materiali e innovazioni, in un percorso che intreccia memoria e contemporaneità.

    AudioInnova, spin-off dell’Università di Padova, presenta Echi del passato, suoni per il futuro, un percorso dedicato alle tecnologie per la ri-mediazione, fruizione e valorizzazione dei beni sonori, con l’ausilio di video sul recupero di vecchi supporti audio, sulla restituzione sonora di strumenti, e sull’adattamento alle nuove tecnologie.

    L’Università di Ferrara, con la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio e il Master in Miglioramento Sismico, Restauro e Consolidamento del costruito storico, illustra due corsi post-laurea. Al centro, l’esperienza del cantiere scuola a Villa della Mensa a Copparo e un’esposizione dedicata alle tesi finali.

    Passeggiata Italiana di Johnny Dell’Orto è una mostra che unisce artigianato, design e grafica in un itinerario ispirato alla bellezza del paesaggio e dell’architettura italiana. Le opere, realizzate in gesso e ceramica dai delicati toni pastello, riproducono in miniatura piazze, fiumi e siti archeologici: un omaggio personale ai grandi maestri come Giotto o Brunelleschi.

    Il Progetto Arte Poli propone L’Arte del Restauro, una rassegna dedicata all’eccellenza artigiana e artistica applicata alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale. L’esposizione racconta, attraverso opere, materiali e testimonianze visive, il cuore pulsante di un atelier che da oltre settant’anni è punto di riferimento per il restauro e la creazione di opere d’arte sacra e pubblica in Italia e all’estero.

    Nello spazio Carraro, le Ceramiche Torcello presentano una serie di pannelli con la descrizione delle tecniche di mosaico e fotografie delle opere realizzate. È inoltre a disposizione del pubblico un filmato dedicato ai lavori svolti presso la Chiesa di Santa Fosca a Torcello (Venezia). Il tutto spiegato da un ospite speciale: il noto mosaicista Giovanni Cucco.

    ll Premio Internazionale di Restauro Architettonico Domus Restauro e Conservazione Fassa Bortolo, ideato e promosso nel 2010 da Fassa S.r.l., titolare del marchio “Fassa Bortolo”, e dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, si arricchisce della specifica “Preesistenze storiche e architettura”. L’obiettivo del premio è far conoscere al pubblico opere di architettura che hanno compreso la conservazione come necessità e hanno saputo valorizzare le preesistenze storiche nel rispetto della loro autenticità di palinsesti stratificati attraverso una consapevole cultura progettuale. I pannelli esposti sono gli esiti della selezione della giuria 2025 che ha premiato progetti realizzati come tesi di laurea, master, specializzazione o dottorato di ricerca.

     

    Per restare aggiornati su appuntamenti, novità e variazioni, il programma del Salone, in costante aggiornamento, è consultabile sul sito. Ingresso gratuito, previa registrazione.

    Grazie alla collaborazione con il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, i visitatori ed espositori di RESTAURO 2025 potranno accedere al museo e visitare la mostra Bellissima Ester. Purim, una storia senza tempo, a tariffa agevolata, presentando all’ingresso il biglietto della manifestazione.